Venerdì 3 gennaio, il Gazzettino: I cento anni della Cassa rurale
Martedì 7 gennaio, il Messaggero: Acquedotto nella Bassa Un vertice di nove Comuni
Mercoledì 8 gennaio, il Messaggero: Si rinnova il governo dei giovani
Mercoledì 8 gennaio, il Messaggero: Neve e gelo dai monti al mare, imbiancata la spiaggia di Lignano
Mercoledì 8 gennaio, il Gazzettino: L'equivoco-acquedotto
Giovedì 9 gennaio, il Messaggero: Vertice sull'acquedotto
Venerdì 10 gennaio, il Piccolo: Pozzi salvi, agli enti locali l'autonomia sulle scelte
Venerdì 10 gennaio, il Messaggero: Paviotti chiede chiarezza sui limiti dell'atrazina
Venerdì 10 gennaio, il Messaggero: La bora spazza la bassa
Sabato 11 gennaio, il Messaggero: Volontari all'opera dal primo mattino Sparsi oltre trenta quintali di sale
Domenica 12 gennaio, il Messaggero: Immagini, racconti e fiabe dai paesi di Aquileia
Lunedì 13 gennaio, il Messaggero: Aree fabbricabili: aumenta l'imposta, lo ha deciso la giunta



Nacque come espressione del movimento cooperativistico cattolico
I cento anni della Cassa rurale

Aiello La prima Cassa Rurale di Aiello fu ufficializzata il 3 gennaio 1903: perciò oggi nella sede di Aiello della Banca di Credito Cooperativo di Aiello e Fiumicello (dal 1992 ha questa denominazione dopo l'unione con Fiumicello) si festeggiano i 100 anni dalla fondazione della prima Cassa Rurale e i cento anni di presenza continua di tale istituto nel paese. Nacque all'interno del movimento cooperativistico cattolico, forte nel Friuli austriaco in quegli anni e il merito, in particolare, va al parroco don Carlo Stacul che fu il primo presidente. Primo vicepresidente fu Giuseppe Ponton, che era anche podestà di Aiello. La Banca favoriva il piccolo risparmio e prestava denaro a basso interesse a contadini e artigiani. Quella attuale, il Credito Cooperativo, ne è l'erede, anche se non diretta, e comunque ne ha proseguito gli ideali. Il centenario verrà ricordato nel corso di quest'annata con varie manifestazioni che la Banca di Credito Cooperativo di Aiello e Fiumicello ha in programma di organizzare. Livio Nonis


San Giorgio. Oggi in municipio per siglare un ordine del giorno contro l'accordo Stato-Regione Acquedotto nella Bassa Un vertice di nove Comuni
Il progetto di acquedotizzazione della Bassa friulana è stata predisposto senza neppure aver consultato le amministrazioni locali - sostengono i sindaci - che hanno saputo dagli organi di stampa dell'avvenuto accordo istituzionale, datato il 7 novembre 2002, tra il Governo di Roma e il Governo regionale del Friuli Venezia Giulia. L'accordo, sottoscritto dai ministeri dell'Economia e finanze, dell'Ambiente e della Tutela del territorio, delle Infrastrutture e trasporti e dalle Politiche agricole e forestali (firmato, a detta di Ciani, dal direttore regionale all'Ambiente Tallandini, e dal direttore nazionale all'Ambiente Mascazzini) prevede la realizzazione di impianti acquedottistici in quindici comuni della Bassa friulana, di cui 6 nel Sanvitese e 9 in Provincia di Udine per un impegno di spesa di oltre 26 milioni di euro. I Comuni interessati della provincia di Udine sono: Aiello, Aquileia, Bagnaria Arsa, Cervignano, Fiumicello, Porpetto, Ruda, San Giorgio di Nogaro e Terzo D'Aquileia. I sindaci di questi Comuni, eccetto quello di Bagnaria Arsa, Anselmo Bertossi, hanno già preso posizione in merito ribadendo il loro no assoluto all'acquedotizzazione della Bassa. Hanno in più occasioni evidenziato che altre sono le urgenze, fognature, preservazione delle falde, ecc.. è su queste che devono essere dirottati i fondi stanziati dallo Stato. È stato anche rilevato dai primi cittadini che la Regione Friuli Venezia Giulia non ha ancora recepito le normative della legge Galli sul ciclo idrico integrato e questo è sicuramente più urgente che l'attuazione degli impianti di acquedotizzazione. Certamente nell'ordine del giorno che predisporranno oggi pomeriggio i nove sindaci della provincia di Udine che interverranno al vertice in programma nel municipio di San Giorgio di Nogaro, che incomincerà alle 18.30, verrà sottolineato che nei Comuni dei pozzi artesiani le fontane non si devono toccare. Intanto i vari comitati sorti dieci anni fa quando venne fatto un analogo tentativo di acquedotizzazione e conseguente chiusura delle fontane si sono attivati e sono pronti a dare battaglia anche in relazione alle prossime elezioni regionali: sostanzialemnte potrebbero "fare campagna" per quanti garantiranno al popolo delle fontane il mantenimento di questa loro peculiarità che è parte integrante della cultura di questo territorio. Francesca Artico
SAN - GIORGIO DI NOGARO. Vertice oggi pomeriggio a San Giorgio di Nogaro tra i nove comuni della Provincia di Udine inseriti nell'accordo di programma quadro Stato- Regione inerente il progetto di acquedotizzazione della Bassa Friulana, per predisporre un ordine del giorno comune da inviare alla Regione in cui si rifiuta categoricamente questa ipotesi. L'incontro, promosso dal sindaco di San Giorgio, Tonino Occhioni, vuole dare alla Regione un forte segnale di dissenso verso questa decisione calata dall'alto.


Si rinnova il governo dei giovani
Primo giorno di scuola dopo le vacanze, ma anche primo giorno di campagna elettorale per i giovani di Fiumicello. Con la fine del 2002, infatti, è scaduto il mandato del terzo governo dei giovani, un'iniziativa promossa dall'amministrazione comunale del capoluogo, a cui partecipano attivamente gli alunni delle scuole elementari e medie di Fiumicello dal 1997. Il governo dei giovani è composto, come quello degli adulti, da un sindaco, quattro assessori e dodici consiglieri e i quattro assessorati si occupano delle politiche sociali, dell'ambiente, della cultura e dell'istruzione, dello sport e del tempo libero. Ogni consigliere, che come abbiamo detto viene eletto con una regolare campagna elettorale, sceglie in base alle proprie aspirazioni l'ambito entro cui operare, unendosi ad un gruppo di lavoro convocato regolarmente dall'assessore competente, per verificare gli obiettivi individuati a livello di consiglio. I consiglieri, infine, aiutati da rappresentanti del comune, oltre che da genitori e insegnanti, preparano proposte e progetti su diversi argomenti e settori della vita del capoluogo, utilizzando anche un budget messo a loro disposizione. "Siamo partiti dagli interessi più ludici di bambini e ragazzi - afferma Giulio Regeni, il sindaco uscente, che ha compiuto da poco 15 anni, e frequenta il primo anno al liceo classico - per poi coinvolgerli in impegnativi progetti di solidarietà e confronto, come la "settimana della pace" o la "turneè dei ragazzi di Bucarest", ed altre attività culturali, come "estate in piazza" e il "concorso presepi", e rivolte all'ambiente. Un consiglio ai neo eletti" conclude Giulio "non fatevi condizionare dagli adulti, pur portando loro rispetto e ascoltandoli". Norman Rusin


Neve e gelo dai monti al mare, imbiancata la spiaggia di Lignano
Problemi al traffico nella Bassa, dove ci sono stati alcuni tamponamenti. Precipitazioni anche nel Medio Friuli e nelle Valli UDINE. L'ondata di maltempo che ha messo in ginocchio Trieste ha interessato anche il Friuli, dove però non ci sono stati punti di crisi. Ieri ha nevicato in Carnia e nel Tarvisiano, dove il manto non ha superato i cinque-dieci centimetri di spessore, mentre nel Medio e Basso Friuli non sono segnalate situazioni di disagio o a rischio, anche se la neve è caduta abbondantemente anche sulla spiaggia di Lignano. Sull'intera rete stradale della provincia di Udine il traffico è stato normale. Traffico senza gravi problemi anche sulla viabilità minore. Solo sulla statale 42 bis dell'Alta Val Tagliamento sono state consigliate le catene, in particolare per percorrere il passo della Mauria verso Lorenzago. Traffico normale e strade percorribili anche nel Basso Friuli dove però la nevicata di questa mattina è stata in parte più intensa. Ovunque le temperature sono in ribasso, "ma assolutamente entro la norma" hanno precisato all'Osservatorio meteorologico dell'Arpa. Restiamo nella Bassa, dove freddo pungente e neve hanno fatto la loro comparsa a Cervignano, Fiumicello, Villa Vicentina, Palmanova, San Giorgio di Nogaro e Aquileia, oltre alla già citata Lignano. Durante la notte, tra l'altro, a causa dell'asfalto viscido si sono verificati su alcune strade incidenti di poco conto e alle prima luci dell'alba, per la gioia dei grandi e piccini, si è presentato davanti agli occhi della gente uno spettacolo affascinante: i tetti delle case, le strade e la campagna erano coperti da una coltre bianca di 2-3 centimetri di spessore e il traffico automobilistico procedeva a rilento in tutte le direzioni. La neve era cominciata a cadere intorno a mezzanotte e la precipitazione è aumentata un paio di ore dopo, quando la temperatura ha subito un ulteriore brusco abbassamento. È continuato a nevicare fino alle 8 di ieri e il traffico automobilistico, come abbiamo detto, ha subito rallentamenti su tutte le strade, in particolare sulle statali 352, 351 e 14, in quanto c'era la possibilità che sull'asfalto si fossero formate pericolose lastre di ghiaccio. L'ambulanza della Croce Verde di Cervignano è stata chiamata per un malore e altri interventi considerati di normale amministrazione e i vigili del fuoco sono usciti dalla nuova caserma di via Carnia tre volte, per un incidente stradale senza gravi conseguenze, per un'apertura porta e un ramo pericolante, che si era schiantato per il peso della neve, minacciando la sicurezza di coloro che avrebbero attraversato la strada. Insomma, la giornata nella Bassa è trascorsa all'insegna del freddo pungente, ma non si sono verificati incidenti di rilievo neanche in serata, quando l'abbassamento della colonnina di mercurio ha reso molto più pericolosa la viabilità.


SAN GIORGIO DI NOGARO Paolo Ciani a sorpresa alla riunione dei sindaci
L'equivoco-acquedotto

Accantonato l'ordine del giorno di condanna della Regione
San Giorgio di Nogaro Si chiama Paolo Ciani la "sorpresa" per i sindaci sul fronte acquedotto. All'incontro organizzato ieri sera in municipio da Tonino Occhioni ha voluto partecipare anche l'assessore regionale per spiegare personalmente il "qui pro quo" dell'accordo Stato-Regione. Ad ascoltarlo, sindaci e assessori dei 9 Comuni inseriti nel protocollo d'intesa (oltre a San Giorgio, anche Cervignano, Aiello, Aquileia, Bagnaria Arsa, Fiumicello , Porpetto, Ruda e Terzo), più Roberto Duz, che ha chiesto di presenziare anche se Torviscosa non compare nel documento. Quasi due ore di discussione che hanno tranquillizzato i sindaci, tant'è che, almeno per il momento, non hanno consegnato a Ciani alcun ordine del giorno contro la proposta di acquedottizzazione e di condanna al comportamento della giunta regionale. Anche perché da parte della Regione non c'è stata alcuna scorrettezza, come ha tenuto a precisare l'assessore: "Ho portato con me la bozza dell'accordo che, ribadisco, non è ancora stata sottoscritta, per cui da parte nostra ci siamo mossi impeccabilmente. Ho voluto essere presente di persona, proprio per spiegare questi particolari, oltre che per illustrare quali saranno gli interventi che riteniamo prioritari nella Bassa: reperire fondi per l'acquedotto duale a servizio dell'Ausa-Corno per ridurre il prelievo di acqua potabile da parte delle aziende e per il controllo di qualità dei corpi idrici superficiali e sotterranei. Ribadisco anche che non sarà costruito alcun acquedotto per la rete civile senza l'assenso dei sindaci". Chiarimenti che l'assessore aveva già fatto attraverso le pagine dei giornali, ma che stavolta ha ripetuto senza intermediari. E, se non bastasse, ha aperto un'ulteriore finestra: "Sono anche disposto a sostenere un confronto pubblico con la popolazione". An.Mi.


Vertice sull'acquedotto I sindaci della Bassa: scelta non vincolante
FIUMICELLO. "Non è una priorità della Regione costruire un acquedotto, né chiudere i pozzi artesiani". È questa l'impressione del sindaco di Fiumicello Paolo Dean, dopo l'incontro avvenuto ieri pomeriggio a San Giorgio tra i sindaci di alcuni dei comuni interessati dall'accordo di programma quadro stilato dalla Regione e l'assessore all'ambiente Ciani. "Il documento è solo una bozza di lavoro, già peraltro più volte rivisitata, ed ancora in corso di revisione. La Regione, stando a quanto scritto sull'accordo, si sarebbe impegnata in un investimento a lungo termine per oltre cento trentadue milioni di euro. Si tratta di uno sforzo notevole, che riguarderà lavori a lunga scadenza per i prossimi vent'anni". Secondo il primo cittadino di Fiumicello, quindi, non c'è stato l'intento da parte del governo regionale di scavalcare nessuna amministrazione locale e, anzi, l'ultima parola sull'acquedottizzazione dei comuni, secondo quanto riportato nel documento, spetterò proprio alle singole amministrazioni. La scelta, inoltre, non vincolerà le amministrazioni, che potranno ugualmente usufruire delle risorse messe a loro disposizione per altre necessità. Sulla vicenda l'assessore ai lavori pubblici e all'ambiente di Aquileia, Livio Sverzut, si è dichiarato soddisfatto dell'incontro. "Finalmente disporremo di studi ben fatti sulle falde freatiche commissionati dalla nostra Regione - ha commentato Sverzut - Il documento, infatti, garantisce una serie di regolamentazioni in merito. Il che non ci farà certo dormire tra due guanciali, perché dovremo sempre far attenzione che la tensione riguardo al tema non cali, ma per lo meno disporremo di dati validi, che indicheranno la qualità delle nostre acque". In merito alle adduttrici principali dell'acquedotto, che arriverebbero fino al confine nord-est di Aquileia, costruite qualche anno fa, Sverzut non dimostra alcuna perplessità. Di estremo interesse, infine, è stata anche la parte riguardante l'acquedotto duale, che dovrebbe interessare la zona industrializzata di San Giorgio. "Con un acquedotto di questo tipo - commenta l'assessore del capoluogo - sarebbe in parte risolto il problema del prelievo delle acque di falda per il raffreddamento della centrale di Torviscosa, perché riutilizzerebbe, tramite un sistema di riciclaggio le acque già depurate, evitando gli sprechi". Norman Rusin


Dean da Fiumicello "Pozzi salvi, agli enti locali l'autonomia sulle scelte"
"Non è una priorità della Regione costruire un acquedotto, né chiudere i pozzi artesiani". È questa l'impressione del sindaco di Fiumicello Paolo Dean, dopo l'incontro avvenuto a San Giorgio tra i sindaci di alcuni dei Comuni interessati dall'accordo di programma-quadro stilato dalla Regione e l'assessore all'Ambiente Paolo Ciani. "Il documento è solo una bozza di lavoro, già peraltro più volte rivisitata e ancora in corso di revisione. La Regione, stando a quanto scritto sull'accordo, si sarebbe impegnata in un investimento a lungo termine per oltre 132 milioni di euro. Uno sforzo notevole, che riguarderà lavori a lunga scadenza per i prossimi vent'anni". Per Dean, quindi, non c'è stato l'intento da parte del Governo regionale di scavalcare alcuna amministrazione locale, anzi, l'ultima parola sull'acquedottizzazione dei comuni, secondo quanto riportato nel documento, spetterà proprio ai singoli Comuni. La scelta, inoltre, non vincolerà le amministrazioni, che potranno ugualmente usufruire delle risorse messe a loro disposizione per altre necessità. "L'assessore Ciani s'è dimostrato disponibile a incontri chiarificatori con la popolazione e con i comitati - ha aggiunto Dean - ai quali parteciperemo come amministrazione per dirimere eventuali dubbi e spiegare che, in ultima analisi, l'accordo prevede anche regolamentazioni per la tutela delle acque". n. r.


Paviotti chiede chiarezza sui limiti dell'atrazina
CERVIGNANO. "Ritengo che l'atrazina individuata nelle falde della Bassa non costituisca un pericolo reale per i pozzi artesiani e a questo proposito ho chiesto all'assessore regionale Paolo Ciani di chiarire meglio il problema". Lo afferma il sindaco di Cervignano Pietro Paviotti, il quale desidera fare chiarezza sui limiti reali di pericolosità della sostanza inquinante che continua ad essere individuata nei pozzi artesiani del territorio. "Un problema - afferma il primo cittadino del centro della Bassa - che dovrà essere risolto definitivamente". Paviotti ieri è intervenuto anche in merito alla presunta acquedottizzazione della Bassa, prevista nell'accordo di programma firmato tra lo Stato e la Regione a Roma. "I sindaci della Bassa si sono incontrati in questi giorni con Ciani - spiega ancora Paviotti - e in tale occasione l'assessore regionale ha affermato che il documento in questione non è operativo. Rimane il fatto che alcuni aspetti dello stesso sono da considerarsi positivi, in particolare quelli relativi ai finanziamenti per realizzare le fognature. Tenuto in considerazione che alcuni Comuni sono favorevoli ad acquedottizzare il loro territorio, chi lo desidererà potrà richiedere i finanziamenti necessari. Cervignano non ha bisogno di acquedotto: l'ho detto e ribadito. In una delibera regionale sarà chiarito che i pozzi artesiani della Bassa non sono e non saranno a rischio di chiusura e saranno i Comuni a decidere l'acquedottizzazione dei loro territori. Ciani, tra l'altro, ha garantito che saranno promosse e convocare una serie di assemblee pubbliche per chiarire il problema con la gente". Intanto, il comitato per la salvaguardia delle fontane della Bassa e del Sanvitese chiede da una vita interventi specifici per valorizzare e preservare le falde idriche sotterranee. Sono stati quindi promossi incontri pubblici per illustrare alla gente come stanno ralmente le cose, a partire dal Comune di Fiumicello. Per oggi i rappresentanti in questione hanno annunciato un comunicato ad hoc e dalla prossima settimana potrebbero cominciare gli incontri, durante i quali si discuterà e si valuterà la situazione. "L'acqua - si continua a ripetere - è un bene di tutti, non un businnes". Se la situazione non si dovesse sbloccare si ritornerebbe ad alcuni anni fa, quando i rappresentanti del comitato per la salvaguardia delle fontane scese in piazza a raccogliere le firme: un'iniziativa che ottenne oltre 12 mila adesioni. Si tenga altresì in considerazione che nella Bassa sono presenti 30 mila pozzi artesiani e che nel solo territorio comunale di Cervignano ce ne sono 3 mila 500.


La bora spazza la Bassa Il vento gelido ha creato lastre di ghiaccio in varie zone Protezione civile mobilitata fin dalle prime ore CERVIGNANO. Bora, neve e ghiaccio nella Bassa. Il freddo pungente ha stretto in una morsa di gelo e ghiaccio tutto il territorio e nei comuni più colpiti, da Pamanova ad Aquileia e da San Giorgio di Nogaro a Villa Vicentina, si è mobilitata fin dalle prime ore del mattino la Protezione civile, che con un'operazione a vasto raggio, con particolare riguardo ai punti critici (cavalcavia, cunette, incroci, marciapiedi, strade di collegamento e altro), ha seminato sull'asfalto quintali di sale. La situazione è migliorata dopo alcune ore, ma l'emergenza continua "e noi - hanno spiegato a Cervignano alcuni rappresentanti della Protezione civile - saremo allerta anche di notte, sperando che non ricominci a nevicare e il tempo migliori". In collaborazione con l'Anas, che anch'essa si è mobilitata in tempi rapidissimi, la Protezione civile di Cervignano ha preso di mira anche le statali 352, 351 e 14, sulle quali si era formato uno strato di ghiaccio sottile e traditore, che metteva in difficoltà gli automobilisti, costretti a muoversi in strada con molta calma e circospezione. Il traffico è rallentato ovunque e nella zona si sono registrati alcuni incidenti, per fortuna senza gravi conseguenze. A Cervignano, in via Grado, è stato segnalato un tamponamento tra due vetture di piccola cilindrata e una ragazza residente a Scodovacca, che aveva riportato alcune escoriazioni agli arti, è stata trasportata all'ospedale di Palmanova per accertamenti: l'incidente è stato rilevato dalla Polstrada; a Perteole di Ruda e a Fiumicello due automobilisti hanno perso rispettivamente il controllo delle vetture sulle quali viaggiavano, che sono finite fuori strada e anche in questi casi non sono stati segnalati feriti; a Ruda, sulla statale 351, una Mercedes ha sbandato e a causa del ghiaccio si è messa di traverso alla carreggiata e un tamponamento tra due auto senza gravi conseguenze è stato segnalato anche sulla statale 14, in località Tre ponti, dove sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Palmanova. Su tutte le strade gli automobilisti sono stati molto attenti, evitando di schiacciare improvvisamente il piede sull'acceleratore, limitandosi così a procedere in avanti a velocità ridottissima. La bora e il ghiaccio hanno creato non pochi problemi anche ai pedoni, in quanto nelle prime ore del mattino era altresì impossibile reggersi in piedi sui marciapiedi, sui quali si era formato uno strato di ghiaccio molto più spesso che in strada e nei comuni colpiti dal Maltempo non sono mancate le cadute accidentali, che hanno procurato escoriazioni dolorose ai più coraggiosi. I vigili del fuoco di Cervignano invece hanno trascorso una mattinata tranquilla e intorno a mezzogirono la situazione si è quasi normalizzata: il sale che era stato seminato sulle strade e sui marciapiedi ha sciolto il ghiaccio e la circolazione è ripresa con più vivacità. Timidi fiocchi di neve hanno fatto un'ulteriore comparsa nella tarda mattiata e la Bora ha continuato a soffiare nella Bassa anche nel pomeriggio, suggerendo alla gente di rimanere al caldo tra le pareti domestiche.


Volontari all'opera dal primo mattino Sparsi oltre trenta quintali di sale
Oltre 30 quintali di sale sono stati sparsi sulle strade del comune di Fiumicello dalla squadra della protezione civile locale. I volontari, che ieri sono rimasti operativi quasi senza interruzione per più di sedici ore, hanno prestato il loro servizio sin dalle 6.30 di ieri mattina, per mantenere buona la viabilità sulle strade del capoluogo nonostante la neve. I mezzi della squadra comunale dei volontari si sono attivati soprattutto dopo la forte nevicata iniziata nel pomeriggio, attorno alle 16.30, riuscendo ad evitare i disagi creati dal maltempo agli automobilisti. La squadra, che resterà operativa anche nel fine settimana, ha già provveduto ad accumulare consistenti scorte di sale per i prossimi giorni e a programmare una serie di interventi che mantengano in buona efficienza le maggiori arterie stradali del capoluogo. Il gruppo volontari della protezione civile di Fiumicello si è dimostrato molto attivo soprattutto nel corso del 2002, che ha visto gli uomini e le donne impegnati in più di un'occasione, per le emergenze a causa del terremoto a San Giuliano, in Molise e, dal 26 al 28 novembre, per il controllo del fiume Tagliamento e il soccorso alle persone alluvionate nel pordenonese. Per ricordare quest'ultimo intervento, a dicembre presso la sala riunioni della fiera di Pordenone, i volontari di Fiumicello hanno ricevuto una medaglia assieme al ringraziamento del sindaco della città e di tutta la popolazione. Norman Rusin


Immagini, racconti e fiabe dai paesi di Aquileia Appuntamento ormai tradizionale con la pubblicazione di Milocco, Puntin e don Ottone Brach di NICOLA COSSAR Nella Bassa è ormai una piacevolissima tradizione, un appuntamento con la piccola storia - fatta di immagini, memorie e fiabe - dei paîs sot al tôr di Aquilea, che Giorgio Milocco, Maurizio Puntin e don Ottone Brach, con al fianco un sempre più folto numero di affezionati complici, ci regalano puntualmente a testimoniare un profondo e contagioso amore per la propria terra, l'orgoglio per le radici storiche e linguistiche. Il loro lunâri è davvero un piccolo gioiello, ben cesellato ed equilibrato, sempre con un motivo conduttore, che quest'anno potrebbe essere individuato nei bambini, immortalati in tante belle foto degli anni dell'asilo e della scuola: Joannis (1941), Cervignano (1933), Terzo (fine anni '50), San Martino (1959), San Lorenzo di Fiumicello (1929), Aiello (colonia elioterapica nel Ventennio) e Tapogliano (1953). Ma non solo: a parte la bambina di Strassoldo che, sulla copertina, insegue felice le oche (1955), nelle immagini del lunari troviamo anche il giovanissimo Maurizio Zamparini, oggi presidente del Palermo calcio e qui con le giovanili del Sevegliano, cartoline dall'Africa orientale, coscritti aquileiesi degli anni Venti, le affascinanti compagne della sezione del Pci di Beligna, un carro aquileiese alla festa del primo maggio del 1946, un collage dedicato al mus con divertenti foto provenienti da Belvedere, Perteole e Scodovacca, emigranti in Sudamerica, famiglie patriarcali (i Delneri del Roncolòn) e giovani contadini di Fiumicello, per concludere con immagini abbastanza rare della mareggiata del novembre '66 che travolse anche la Bassa orientale (qui siamo nella Quarta partita di Aquileia). Se le foto fanno sempre la parte del leone (con una vera gara per avere la gioia di veder pubblicate immagini della propria famiglia e del proprio paese), non certo di secondaria importanza sono ancora una volta i testi del lunâri. A cominciare dal ricordo che Lucio Stel dedicato alla scuola di Joannis, per proseguire con la rivalità tra Cervignano e Muscoli, con le domande sul destino delle colonne del palazzo dei patriarchi ad Aquileia (furono davvero impiegate per costruire il duomo di Cividale?), con memorie degli anni di Faccetta nera (Enzo Macuglia), delle lotte contadine nel Cormôr, di Jacum dai Zéis. Il capitolo emigrazione non poteva essere assente: due articoli del Corriere di Gorizia (datati 1897 e 1898) testimoniano le partenze per il Brasile. Ferruccio Tassin, sempre puntualmente presente con interessanti articoli, ci parla di un singolare sciopero nelle elementari di Visco, dove nel 1951 il Comune decise di sostituire i vecchi gloriosi banchi con altri nuovi, con grande scontento dei bambini di quarta, che presero cartella e se ne andarono. Furono tutti rimandati a ottobre per questa rivolta. Altrettanto puntuale il ricordo che Anna Bombig, amato e storico personaggio della cultura del Friuli orientale, fa di Giorgio Bombig, il più popolare irredentista goriziano, nato a Ruda nel 1852. Infine, Eliana Merluzzi Barile ci regala un poco edificante ritratto di Colotto Tarlao, nato a Grado nel 1810 e morto ad Aquileia nel 1900. Dicono avesse trovato una ciotola di monete d'oro sull'isola di Morgo. I demoni che se lo portano via sono disegnati da un altro habitué del lunâri: Sandri Disuald. E mentre guardiamo Livio Cian e Gero Furlan arrampicati su un albero, nella Quarta partita, durante la grande mareggiata del '66, pensiamo con tenerezza ai tanti altri volti, ormai anonimi, di tanti friulani che non ci sono più e che, anche grazie ai lunâris, rivivono per un anno, o almeno per un mese, in queste pagine. I loro sguardi, i loro sorrisi non saranno passati invano.


Pronto il bilancio di previsione Aree fabbricabili: aumenta l'imposta, lo ha deciso la giunta
Il bilancio preventivo 2003 del comune di Fiumicello, che l'altra sera è stato approvato dalla giunta comunale, pareggia a 5 milioni e 253 mila euro ed è caratterizzato da una raffica di aumenti. Vediamo di che cosa di tratta. "Nel 2003 - spiega il sindaco Paolo Dean - aumenterà l'Ici per le aree fabbricabili, che dal 5.75 passerà al 7 per mille. Inoltre, siamo stati costretti ad aumentare la mensa scolastica, che da 50 passerà a 55 euro mensili e si pagheranno 9 euro mensili anche per servizio pullman rivolto agli studenti, che precedentemente era a carico del comune. Per finire, siamo stati costretti ad aumentare del 50 per cento anche i diritti di segreteria, che sono stati adeguati alle tariffe attuali, rimaste congelate dal 1992. La Tarsu e il canone per le fognature sono rimasti invariati". "L'amministrazione comunale di Fiumicello - spiega il sindaco Paolo Dean - ha cercato di contenere le spese per non mettere in difficoltà i propri contribuenti, ma alcuni servizi a domanda individuale è stata costretta ad aumentali. Si tratta di un bilancio preventivo che risente dei tagli eseguiti dalla Regione nell'autimo triennio. Ritengo comunque che sia equilibrato, anche per quanto riguarda l'edeguamento di alcune tariffe ed è altresì in linea con gli investimenti previsti nel triennio 2003 - 2005". Dean ha spiegato che per i lavori pubblici sono stati messi a bilancio 2 milioni e 36 mila euro: una cifra consistente. "Saranno realizzate opere onerose - afferma il sindaco -, tra le quali la realizzazione della copertura del campo di pattinaggio, un intervento che assorbirà 312 mila euro; saranno realizzati altresì un magazzino comunale e la sede della Protezione civile, che si trasferirà a Papariano, nell'area delle ex scuole elementari: per tale operazione spenderemo 590 mila euro". Quali interventi si eseguiranno ancora a Fiumicello. "Con l'aiuto dei contributi regionali e dell'avanzo di gestione 2002 - conclude Dean - sistemeremo piazza I° Maggio (426 mila euro) e sul versante della scuola media spenderemo 290 mila euro, destinati a completare la pavimentazione dell'edificio didattico, nel quale saranno ristrutturati gli impiente elettrico e igienico - sanitario".