Martedì 2 aprile, il Piccolo: Fiumicello, domani sera in assemblea la surroga dei due consiglieri dimissionari
Martedì 2 aprile, il Piccolo: Pro Fiumicello e Buttrio in lotta per il primato Aperto il discorso play-off
Mercoledì 3 aprile, il Piccolo: Un abbraccio in versi tra Bacco e Venere
Venerdì 5 aprile, il Piccolo: Minoranza, svolta tra i veleni
Venerdì 5 aprile, il Messaggero: Edilizia, Ater consulente dei Comuni
Venerdì 5 aprile, il Piccolo: Impianti sportivi, sbloccati 5 milioni di euro
Sabato 6 aprile, il Messaggero: Le manette sono scattate anche per due di Fiumicello
Sabato 6 aprile, il Messaggero: Furto nell'auto per 4 mila euro
Sabato 6 aprile, il Piccolo: Esce a buttare i rifiutie i ladri entrano in azione
Sabato 6 aprile, il Gazzettino: Il barista con precedenti per droga e il disoccupato che dorme in garage
Sabato 6 aprile, il Gazzettino: Interventi di restauro in due chiese
Domenica 7 aprile, il Messaggero: Papariano, insieme da 75 anni
Domenica 7 aprile, il Messaggero: Cervignano, Travanut difende la Cdl
Martedì 9 aprile, il Messaggero: Aperta un'altra ludoteca
Martedì 9 aprile, il Piccolo: Fiumicello accusa l'arbitro
Martedì 9 aprile, il Gazzettino: Friulano, più cresci meno lo ami
Mercoledì 10 aprile, il Messaggero: Vacanze nella Bassa: progetto comune per tredici località



Fiumicello, domani sera in assemblea la surroga dei due consiglieri dimissionari
È stato convocata per domani una nuova riunione del consiglio comunale di Fiumicello. Le assise avranno inizio alle 19. All'ordine del giorno due soli punti. Si comincia con la consueta approvazione del verbali della seduta precedente, quella del 18 febbraio scorso, per poi passare alla surroga dei due consiglieri dimissionari.


Nel girone G nulla ancora di deciso Pro Fiumicello e Buttrio in lotta per il primato Aperto il discorso play-off
Discorso "scudetto" ridotto a due squadre, in quattro per tre posti ai pla-yoff, cinque squadre che cercheranno di evitare gli ultimi tre posti che portano dritto in Terza Categoria: così appare il girone C di Seconda Categoria a cinque turni dalla fine. A contendersi la promozione restano la Pro Fiumicello (prima con 50 punti) e il Buttrio (47): il calendario prevede per il Fiumicello lo scontro in casa con la Risanese e poi quattro gare abbordabili: Villanova e Maranese fuori, Pocenia e Bertiolo in casa. Per i viola di Buttrio qualche problema in più: Castions, Lestizza e Risanese in casa, Sedegliano e Terzo fuori. Nella zona play-off troviamo la Risanese (44) che ha il calendario peggiore, perché deve incontrare tutte le prime: Fiumicello, Paviese e Buttrio fuori, Pieris e Corno in casa. Il Corno (44) sarà arbitro della salvezza, dovendo affrontare Sedegliano, Terzo e Villanova in casa, Lestizza e Risanese fuori. Poi c'è il LavarianMortean (42), che deve vedersela col Villanova, la Maranese e il Teor in casa, e con il Pocenia e il Bertiolo (entrambe già salve) fuori. Al sesto posto, ma in piena rimonta c'è il Pieris di Pelosin (41), il cui calendario non sembra impossibile per centrare l'obiettivo: ultime difficoltà il Terzo in casa, poi lo scontro diretto a Risano, Villanova ultimo in casa, e infine la trasferta a Pocenia e la Maranese in casa, entrambe senza più obiettivi. Castions (37) e Maranese (36) potrebbero ancora lottare per i play-off, ma il distacco è proibitivo. A Pocenia (31), Terzo (30) e Bertiolo (28) mancano ancora un paio di punti per la matematica salvezza, cosa che invece dovranno ancora sudarsi Teor (25), Lestizza (24), Sedegliano (24) e Paviese (23): le ultime giornate, ricche di scontri diretti, rendono la lotta interessante. Ultimo e con un calendario proibitivo il Villanova (20) destinato alla retrocessione. Nicola Pieri


Rosinella Celeste Lucas ospite del Salotto dei poeti con il commento critico di Licio Damiani
Un abbraccio in versi tra Bacco e Venere

"Tu questo vino / Io un colibrì / Tuffato / Nel tuo cuore": è in questa fusione di vino e amore, simbolico abbraccio tra un rubicondo Bacco e una tenera Venere, che trovano la loro fisionomia le liriche di "Vino, amore e poesia" (Edizoni della Laguna, illustrazioni di Arrigo Poz) di Rosinella Celeste Lucas, la verseggiatrice goriziana - vive a Fiumicello - ospite del "Salotto dei poeti". Ogni poesia della Celeste è un incontro emozionante con i vini della sua terra... amalgama di profumi e aromi: così ha esordito la presidente dell'associazione, Maria Pia Cagginelli, che ha ricordato le tre precedenti raccolte di versi dell'autrice. È stato quindi Ugo Amodeo a leggere il lungo, intenso commento critico del giornalista Licio Damiani su questo "Vino, amore e poesia". "Versi distillati, ricchi di pulsioni, raccolti in quindici poesie dai lievissimi intrecci sì da farsi quasi un racconto... - scrive Damiani -, ove la parola ha un nitore da cammeo, e il vino diventa mezzo evocativo... Poesie, in cui "la dolcezza dell'amore come la dolcezza del vino ha un fondo o un retrogusto amaro"...: Emozioni che la lettura di alcune liriche della raccolta fatta da Ornella Serafini e Luciano Volpi la esternano con intensità. A conclusione - prima del brindisi con i vini dell'azienda agricola Bader, di Fratta - l'intervento della stessa Rosinella Celeste (Fulvio Tomizza la mise nella schiera dei nostri Slataper, Stuparich e Saba) che ha precisato la duplice tematica di questi suoi versi nei quali amori e vino, ovvero "la realtà del vino e la memoria di un amore" si rincorrono a vicenda sino a fondersi in quell' "uvaggio simbiotico" in cui il vino "sentito fisicamente nostro" si fa tutt'uno con l'amore e la sua sofferenza. Grazia Palmisano


Olivo, Rusin e Lepre (Fiumicello per tutti) cedono il posto a Segatto, Baiutti e Pascolat Minoranza, svolta tra i veleni
Rivoluzione in Consiglio a Fiumicello. Dopo le dimissioni per protesta dei consiglieri di "Fiumicello per tutti", Massimiliano Olivo, Francesco Rusin e Rosella Lepre, l'ultima seduta ha ratificato le surroghe: Giorgio Segatto, Ariella Baiutti e Sergio Pascolat. I tre esponenti di opposizione avevano rassegnato le dimissioni per ciò che hanno definito "un accidioso clima di ostilità, sconfinante anche nei rapporti personali" tra maggioranza e minoranza. I consiglieri dimissionari, che nella precedente amministrazione avevano ricoperto rispettivamente i ruoli di sindaco, assessore all'Ambiente e assessore all'Istruzione, accusano il sindaco Dean e la sua squadra di non volere un confronto con "persone ritenute in qualche misura ingombranti". Critiche rispedite al mittente dal sindaco: "Fin dall'insediamento, l'atteggiamento dei consiglieri dimissionari è stato caratterizzato da una continua volontà di scontro sulle persone, con attacchi a me, all'assessore Pizzin e al capogruppo di maggioranza Bianchin". Il sindaco auspica che s'instauri un dibattito costruttivo. Con le surroghe, "Fiumicello per tutti" ha rinnovato la compagine, assieme alle dimissioni di Sara Tuniz, qualche mese fa. Michele Tibald


Edilizia, Ater consulente dei Comuni L'azienda punta a collaborare con gli enti che da soli non riescono a gestire i lavori pubblici
Da due anni sono cambiati i vertici dell'Ater (Azienda territoriale di edilizia residenziale). Presidente attualmente è Graziano Pizzimenti. Questo periodo ha segnato momenti importanti nella nuova gestione dell'ente. "Quando sono entrato a far parte dell'azienda - spiega Pizzimenti - , era appena cominciato il passaggio tra il vecchio Iacp e il nuovo Ater. Era, pertanto, una fase di transizione, di ammodernamento che ha portato a un cambio gestionale e concettuale, cioè di mentalità. Devo ammettere che la situazione che trovai all'inizio era molto buona, sia per quel che riguarda il personale interno, molto qualificato, sia per le potenzialità finanziarie dell'azienda stessa, che si è dimostrata da subito florida. Questa base di partenza ha permesso di affrontare con serenità maggiore l'importante passaggio da istituto ad azienda". In questi due anni sono stati fatti molti passi avanti? "L'obiettivo del consiglio di amministrazione era di mettere fin dall'inizio a disposizione degli utenti un numero maggiore di appartamenti, non solo nuovi, ma anche di risulta. Questo perché è sempre più attuale e sentito il problema della casa. Oggi è molto più alto il numero di persone che cercano alloggio, piuttosto che il numero di coloro che sono alla ricerca di un lavoro. Questo processo solo pochi anni fa era impensabile". Cosa fare, allora, per venire incontro a questa nuova esigenza? "Prima di tutto abbiamo attuato un piano di rientro degli alloggi sfitti e avviato quindi nuove iniziative. Queste ultime sono 14, impostate in molti comuni della provincia, secondo la pressione abitativa. Per la prima volta, infine, sono state avviate due nuove iniziative di acquisto diretto per immobili già finiti, uno a San Giorgio di Nogaro e uno a Fiumicello. Questa nuova prospettiva permette l'utilizzo di tempi più brevi nella risposta al problema abitazione". Un altro dei passi importanti fatti finora è il recupero della fiducia delle imprese locali, che ora concorrono più facilmente alle gare di appalto. "Questo concetto è sempre stato un'idea di fondo. Abbiamo cominciato presentando direttamente alle imprese, grazie alla collaborazione dei rappresentanti di categoria, il nuovo corso dell'azienda e ora possiamo anche garantire maggiore competitività nei prezzi, perché ci è stata data la possibilità di sforare i massimali di costo regionali. Le prime risposte, da parte delle imprese locali, sono già arrivate". Quali sono gli obiettivi per il futuro? "Principalmente dobbiamo cercare di mettere sul mercato un numero sempre maggiore di appartamenti, e cercare di proporsi sul mercato immobiliare con l'edilizia convenzionata, che dia possibilità di soddisfare quella fascia di famiglie disposte a pagare un canone superiore a quello sociale, ma che non possono permettersi di sostenere quello del mercato libero. Un altro degli obiettivi è quello di proseguire nell'acquisto diretto di immobili, dove esistono buone opportunità, e infine è volontà dell'azienda riorganizzare la struttura per potersi proporre sul mercato come punto di riferimento per comuni o strutture piccole che da sole non sono in grado di seguire e attuare la progettazione, la direzione e la gestione burocratica dei lavori pubblici. In questo senso il primo passo è stato fatto con l'accordo con l'Erdisu".


Impianti sportivi, sbloccati 5 milioni di euro
Finanziamenti per circa cinque milioni di euro, provenienti dalla legge 65/87 (nota come "legge sui Mondiali di calcio") potranno essere utilizzati per realizzare o completare opere e impianti sportivi in 23 Comuni del Friuli Venezia Giulia. I fondi sono stati sbloccati dall'assessore regionale allo Sport, Luca Ciriani, che presiede il Coordinamento nazionale Sport delle Regioni. Complessivamente, si tratta di 6 miliardi e 150 milioni di lire (relative al periodo 1988-89) che, grazie alla variazione del tasso di riferimento sceso fino al 5,25% su base annua, consentono nuovi investimenti pari a 9 miliardi e 210 milioni di lire, ovvero di 4.756.568 euro. Questo, nel dettaglio, l'elenco dei Comuni che beneficeranno dei finanziamenti. Provincia di Trieste: Muggia. Provincia di Gorizia: Gorizia. Provincia di Udine: Faedis, Fiumicello, Flaibano, Moruzzo, Pavia di Udine, Pradamano, San Daniele, San Giorgio di Nogaro, Tarvisio, Tolmezzo. Provincia di Pordenone: Arba, Azzano Decimo, Barcis, Casarsa, Fiume Veneto, Frisanco, Maniago, Montereale Valcellina, Morsano, Polcenigo, Vito d'Asio.


Le manette sono scattate anche per due di Fiumicello Claudio Scridel, 43 anni, fu già preso per droga un anno fa. Gianfranco Zorba, 53 anni, sorpreso a casa dei genitori Abitano nella Bassa friulana due degli arrestati nell'ambito dell'operazione anti-camorra avviata l'altra notte dalla direzione distrettuale anti-mafia di Trieste.
Sono Claudio Scridel, 43 anni, di Fiumicello, già noto alle forze dell'ordine per essere stato arrestato un anno fa per spaccio di droga; e Gianfranco Zorba, 53 anni, di San Canzian d'Isonzo, che è stato rintracciato e arrestato per scaccio di droga e associazione a delinquere in casa dei genitori a Fiumicello. Quando è stato arrestato la prima volta Scridel gestiva il bar Al Centro di Fiumicello, situato di fronte alla chiesa del paese. Nel magazzino del locale sono stati rinvenuti nel 2001 10 grammi di cocaina (per un valore di circa un milione e mezzo di lire), della sostanza usata per tagliare la coca, parti di bilancini di precisione, sacchettini di plastica adoperati per confezionare le singole dosi e 1.200.000 lire in contanti. In tale occasione i carabinieri hanno trovato anche banconote arrotolate usate per "sniffare" la droga, oltre a vassoi e coltelli utilizzati per scaldare la cocaina prima di assumerla. E' passato un anno da quando il fiumicellese è caduto per la prima volta nelle rete tesa dalle forze dell'ordine. Scridel adesso è agli arresti domiciliari. Nel 2001 l'uomo se l'è cavata con poco perché era incensurato, anche se in passato era stato oggetto di altre indagini da parte delle forze dell'ordine, indagini dalle quali è sempre uscito pulito. Il quarantatreenne friulano aveva già gestito un bar a Fiumicello e un altro a Scodovacca. Quest'ultimo locale era stato interessato da una perquisizione (con esito negativo) ed era stato chiuso. Si sa poco di Gianfranco Zorba, il cinquantatreenne che è stato arrestato in casa dei genitori, i quali si erano trasferiti a Fiumicello alcuni anni fa. "Sono sorpreso, amareggiato e preoccupato - spiega il sindaco di Fiumicello, Paolo Dean -. E credo che sia preoccupata anche la comunità che amministro. Non si parla più di furti, questa volta si tratta di associazione a delinquere e nel nostro paese la tranquillità comincia a mancare. A Fiumicello l'attività della micro-criminalità è una realtà e a seguito di questo - per una questione di maggior sicurezza - assieme ai sindaci di Terzo d'Aquileia e di Aquileia avevo chiesto il potenziamento della stazione dei carabinieri. Ora siamno andati oltre e a maggior ragione occorrerà potenziare organicamente la caserma dell'Arma. Si tratta, come dicevo, di associazione a delinquere, un fatto grave: nel nostro territorio non si era mai parlato di queste cose".


Presa di mira la vettura di turisti tedeschi Furto nell'auto per 4 mila euro
Ancora un furto in un'abitazione della Bassa. Questa volta, però, i ladri si sono dovuti accontentare di pochi spiccoli, non riuscendo a trovare la pensione che era stata ritirata poche ore prima e che evidentemente era stata ben nascosta. Il fatto è accaduto l'altra notte a Fiumicello, dove i ladri sono entrati in azione nell'abitazione di L.B. 80 anni, che il giorno precedente aveva appunto ritirato la pensione. Ma i malviventi non sono riusciti evidentemente a trovare il denaro e si sono dovuti accontentare di pochi spiccioli. La donna, che dormiva, non si è accorta di nulla. Ma si tratta soltanto di un ulteriore episodio legato alla micro-criminalità della zona. L'altro giorno è stata svaligiata un'auto in una zona residenziale di Aquileia. A farne le spese una famiglia tedesca che si trovava in vacanza nella Bassa. Il gruppo si è fermato per una visita agli scavi archeologici di Aquileia. Al ritorno dalla gita, l'amara sorpresa: dall'autovettura sono scomparsi denaro contante e oggetti personali per un valore complessivo di circa 4 mila euro. In entrambi i casi è scattato l'allarme e le indagini sono state affidate ai carabinieri di Aquileia. Sembra, tra l'altro, che i carabinieri di Aquileia siano impegnati sul versante di altre indagini riferite a una serie di reati contro il patrimonio, ma nello specifico i rappresentanti dell'Arma non si sbilanciano, limitendosi a sottolineare che la stagione turistica è alle porte e nella Bassa, dove la storia e l'archeologia attrae annualmente migliaia di visitatori, è opportuno stare sempre all'erta. Sarebbe opportuno altresì evitare i parcheggi lontani dal centro cittadino, in quanto sono più esposti. Un fenomeno, quello dei furti nelle auto, che comincia a preoccupare per il considerevole numeri di casi che si registrano. Ad Aquileia si segnalano mediamente 2-3 furti al giorno e durante i mesi estivi, come abbiamo detto, le segnalazioni triplicano. Le aree più a rischio sono quelle comprese tra Cervignano, Terzo di Aquileia, Aquileia e Belvedere.


Esce a buttare i rifiuti e i ladri entrano in azione
Siamo alle solite a Fiumicello con i furti in casa. I ladri hanno agito con destrezza e rapidità, ma questa volta, dopo aver perlustrato in lungo e in largo l'appartamento, non hanno potuto far altro che accontentarsi di spiccioli. Pensavano infatti di riuscire a "mettere le mani" sulla pensione di un'anziana B. L., 80 anni, che vive sola. Fortunatamente, la donna ha ben pensato di investire subito i soldi, evidentemente ritenendo che non fosse prudente lasciarli in casa. Questo ennesimo furto in abitazione è avvenuto la notte di mercoledì, in una circostanza piuttosto singolare. L'anziana infatti si stava accingendo ad uscire, verso mezzanotte, per portare l'immondizia nel cassonetto. Ed è stato proprio durante quei pochi minuti che i ladri hanno deciso di intervenire. Si sono così messi all'opera rovistando per bene l'abitazione. E quando la donna è rientrata, ha trovato la casa sottosopra, ma dei ladri nessuna traccia.


I RITRATTI Il barista con precedenti per droga e il disoccupato che dorme in garage
Pare siano coinvolti anche due abitanti di Fiumicello nel maxi inchiesta sulla camorra scoperto dopo lunghi mesi di indagini in Friuli. Delle 25 persone nei confronti delle quali è stato emesso un mandato di cattura fanno parte anche Claudio Scridel e Gianfranco Zorba, già noti alle forze dell'ordine per trascorsi legati allo spaccio di droga. Claudio Scridel è molto conosciuto a Fiumicello perchè titolare del bar "Al Centro" e perchè già arrestato, nel luglio del 2001, con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. A condurre l'operazione, nove mesi fa, furono i carabinieri di Palmanova, che perquisirono il bar in seguito alle segnalazioni di alcune persone insospettite da un continuo via vai di gente. I controlli all'interno del locale portarono alla scoperta di 10 grammi di cocaina, del necessario per confezionarla e di circa 620 euro in contanti. L'accusa formulata nei confronti di Scridel fu di spaccio di droga al bancone e uso del magazzino per feste private. Il quarantaduenne di Fiumicello, fino alla primavera dello stesso anno, aveva gestito un esercizio pubblico a Scodovacca, anch'esso oggetto di perquisizioni da parte dei carabinieri di Gorizia. Claudio Scridel risiede a Fiumicello, in via Matteotti, dal settembre 1998. Da tre anni e mezzo divide la casa coi genitori Mario e Renata; separato da molti anni, ha un figlio adolescente. In questi giorni era assente dal bar per problemi di salute: è infatti in attesa di essere sottoposto a un'operazione al cuore. Molto meno conosciuto è invece Gianfranco Zorba, originario del paese, ma abitante di Fiumicello da solo un anno: precedentemente ha vissuto a Monfalcone, dove ha ancora la residenza anagrafica. I suoi genitori abitano a Fiumicello in via Distilleria, poco distante dalla casa dell'altro figlio Maurizio. Fides e Aldo - questo è il loro nome - ospitano da qualche tempo il figlio nel garage della loro abitazione. Zorba, separato dalla moglie, è attualmente disoccupato, dopo aver lavorato per un periodo in una ditta di Monfalcone. Dopo essere rimasto senza casa è stato accolto dai genitori, preoccupati per lui, con i quali però non ha buonissimi rapporti, proprio a causa di numerose vicende riguardanti il traffico di droga. Monica Tortul


FIUMICELLO Interventi di restauro in due chiese
La Provincia ha concesso un contributo alla parrocchia di San Lorenzo di Fiumicello per il restauro di un armadio di sacrestia. L'opera, pur nella sua semplicità, è un discreto esempio di artigianato lignario tra i secoli XVIII e XIX, che merita l'intervento per offrire, oltre che una maggiore durata nei confronti delle insidie del tempo, il meglio del suo aspetto estetico. Anche la parrocchia di San Valentino di Fiumicello ha ottenuto un contributo provinciale. Sarà destinato al restauro di una pala d'altare settecentesca, di buona mano, che rappresenta la Crocifissione. Ma ambedue le chiese, nate in tempi assai diversi, hanno seri problemi. Quella di San Lorenzo, dei secoli XVI e XVII, ha il campanile e prinao in precarie condizioni statiche e preoccupanti crepe nei muri perimetrali. Quella di San Valentino, ricostruita dopo il crollo del 27 ottobre 1877, presenta cedimenti in diverse parti delle murature in pietra. I problemi nascono dal terreno della Bassa, in più parti cedevole, data la sua costituzione geologica.


I coniugi Bobiz si sono sposati nel 1927
Papariano, insieme da 75 anni

Festa domani a Papariano di Fiumicello per Igino e Maria Bobiz che festeggiano il 75° anniversario di matrimonio. I coniugi si sono uniti in matrimonio a Isola Morosini l'8 aprile del 1927. La cerimonia sarà celebrata da don Giorgio Longo nella casa di Papariano di Fiumicello, dove Igino e Maria saranno attorniati da parenti e amici. Parteciperanno anche il sindaco e la giunta. Igino faceva il muratore mentre Maria si occupava della casa e dei loro 6 figli. Hanno superato molte difficoltà: la guerra, la perdita del'unico figlio maschio, i vari acciacchi del tempo e dell'età. Nonostante tante peripezie sono arrivati a questo straordinario traguardo





Cervignano, Travanut difende la Cdl Il sindaco ds: fatto grave, ma la politica locale non c'entra
di ANTONIO SIMEOLI
"Siamo di fronte a un fulmine a ciel sereno, i personaggi implicati nel bliz anti-camorra non li conosco, ma posso assicurare che non hanno alcun legame con gli esponenti di centro-destra del comune di Cervignano". Il sindaco del centro della Bassa, Mauro Travanut, non ha dubbi. Il giorno dopo l'operazione anti-camporra avviata dalla polizia isontina e che ha portato all'arresto, tra gli altri, del segretario provinciale di Gorizia del Cdu, Ciro Del Pizzo (residente tra l'altro a Cervignano), il primo cittadino interviene sulla questione per alzare la guardia contro l'imprevisto diffondersi della criminalità organizzata nella Bassa Friulana, ma anche per allontanare qualsiasi ombra dalla classe politica cervignanese, anche se appartenente alla coalizione rivale. "E' difficile comprendere come il fenomeno della criminalità organizzata possa essersi diffuso anche in Friuli - spiega Travanut -; rimango attonito al solo pensiero che nelle nostre terre possano aver trovato posto costumi molto lontani dalla tradizione". Tutta colpa del benessere? "Più che benessere - continua Travanut -, io parlerei di vita tranquilla. I nostri comuni non si distinguono per la smodata ricchezza, come in alcune zone del Veneto e della Lombardia, ma proprio per il tranquillo stile di vita della gente. E in questa tranquillità abbiamo purtroppo verificato come fenomeni del genere si possano inserire. Il guaio è che penso che tutto questo sia solo la punta dell'iceberg". La politica locale, tuttavia, per Travanut non c'entra. "In termini politico-democratici - chiarisce ancora il sindaco di Cervignano - siamo preoccupati per la sopravvivenza della democrazia in senso stretto; toccherà alla magistratura e alle forze dell'ordine far luce su quanto sta accadendo. Non è pensabile, però, che un partito di centro-destra inserisca nei suoi quadri una persona che non ha una carta d'identità limpida: per un voto in più non vale la pena inquinare il costume democratico di queste terre". Detto questo, però, per Travanut "non è minimamente in discussione la correttezza e la responsabilità democratica degli esponenti del centro-destra nel nostro comune". La politica della Bassa, insomma, non è inquinata, anche se bisogna tenere alta l'attenzione sul territorio. Dopo la preoccupazione del sindaco di Fiumicello, Paolo Dean, sul cui territorio comunale abitavano due degli arrestati nell'operazione anti-camorra, va registrata anche quella di Fulvio Tomasin, sindaco di Terzo d'Aquileia. "L'operazione avviata dagli inquirenti goriziani non ci riguarda direttamente - spiega il primo cittadino -, ma se dopo la micro-criminalità dovesse attecchire nelle nostre zone anche la malavita organizzata allora per noi cambierebbe la vita. Per questo ci appelliamo alle istituzioni affinchè, rispondendo a un'esigenza da tempo partita dal territorio, sia potenziata la presenza delle forze dell'ordine. Altrettanto cercheranno di fare anche i comuni della Bassa aumentando la collaborazione tra le forze di polizia municipale e incrementando il numero degli agenti, compatibilmente alle ridotte disponibilità di bilancio degli enti locali".


Destinata ai bambini con meno di 5 anni Aperta un'altra ludoteca
Cresce a Fiumicello l'offerta dei servizi dedicati ai bambini. Dopo la ludoteca "Gulliver" riservata ai ragazzini di età compresa tra i 6 e i 10 anni, già attiva da qualche anno, è entrata ora in funzione anche la ludoteca "Spazio Bimbi" destinata i piccoli con meno di 5 anni. La nuova struttura, che è stata sistemata sempre nel centro sociale di via Pellis, fa parte del progetto che il Comune ha promosso nell'ambito del piano territoriale di cui alle legge 285 del 1997 ed è quindi aperta anche i bambini provenienti dagli altri paesi del cervignanese e del palmarino. "L'iniziativa - spiega il sindaco Paolo Dean - rappresenta un vero e proprio progetto sperimentale rivolto ad una fascia d'età che finora era rimasta scoperta ed ha lo scopo di incrementare le conoscenze e le competenze di genitori e nonni, di sostenerli nelle fasi di passaggio fondamentali per lo sviluppo del bambino, di creare tra di loro occasioni di scambio, incontro e libera interazione". Le attività che saranno organizzate nelle aree, anche esterni, della ludoteca "Spazio Bimbi"; del resto, saranno indirizzate non solo ai bambini ma anche alle mamme, ai papà e ai nonni. Per accompagnare il lancio di questo nuovo servizio, inoltre, saranno anche organizzati con esperti del settore due cicli di incontri rivolti alla popolazione aventi per tema la promozione del benessere dei bambini e delle famiglie. La nuova ludoteca "Spazio Bimbi" è aperta per la fascia d'età 0-2 ogni martedì dalle 16 alle 18.30 e ogni giovedì dalle 10 alle 12 mentre i bambini tra i 3 e i 5 anni potranno usufruire del servizio ogni martedì dalle 16 alle 18.30 e ogni sabato dalle 10 alle 12. La ludoteca "Gulliver", riservata a bimbi nella fascia d'età 6-10, resta invece aperta il lunedì e il sabato dalle 16.30 alle 19. M.T.


La sconfitta della capolista contro la Risanese attribuita al direttore di gara Fiumicello accusa l'arbitro
Era una partita molto importante quella tra Pieris e Terzo, che doveva portare i tre punti ai bisiachi di Pelosin per restare agganciati ai primi cinque e, dunque, ai play-off. Invece, il risultato finale è stato un pareggio che a poco serve ai mandamentali considerando anche la vittoria del Lavarian Mortean sul Villanova. Adesso, infatti, il Lavarian ha 45 punti, tre in più rispetto al Pieris, il quale dovrà impegnarsi molto in queste ultime quattro gare per risalire ancora un po'. Impresa resa ancora più difficile, tra l'altro, visto il brutto infortunio dell'estremo difensore del Pieris Dapas che dopo uno scontro con un attaccante del Terzo è stato portato all'ospedale dove gli hanno ingessato il braccio. Riguardo la partita con il Terzo, tuttavia, il Pieris non ha recriminazioni da fare c'è stato equilibrio per quasi tutta la durata dell'incontro. Forse il Pieris ha creato qualcosina di più, ma il pareggio è stato il risultato più giusto. Di tutt'altro tenore lo spirito della capolista Fiumicello. "Abbiamo perso la partita con la Risanese per colpa della pessima direzione arbitrale - dicono i dirigenti del Fiumicello -; ai nostri avversari, infatti, sono stati concessi due calci di rigore dubbi; il secondo, tra l'altro, è stato dato nei minuti di recupero quando oramai la partita si stava chiudendo sul pareggio. A noi, invece, non è stato dato un evidente rigore su un fallo fatto sul nostro Iuculano. Questa sconfitta ci lascia l'amaro in bocca". La partita tra le due compagini in vetta è stata infatti incandescente e molto combattuta. Il nervosismo, però, ha rovinato gran parte della gara. Cristina Boemo


Ormai è nota la "geografia" delle richieste d'insegnamento nelle scuole del territorio
Friulano, più cresci meno lo ami
Alle materne 70\% di sì, alle elementari 60\%, alle medie 40\% . Record dei no ad Aquileia

Cervignano Ora finalmente è disegnata la "geografia" degli alunni che a Cervignano usufruiranno nel prossimo anno scolastico dell'insegnamento della lingua friulana. In un ipotetico grafico "a torta", la fetta più grande è quella degli allievi delle scuole materne: 118 alunni hanno detto sì al friulano (70\%), con 32 che non hanno risposto. Una fetta più piccola è riservata agli scolari delle elementari, dove hanno detto sì al friulano soltanto in 250 (60\%), no in 166 (40\%); e non hanno risposto 61. Alle scuole medie il numero dei "sì" precipita sotto il 50 per cento: nella sede di Cervignano, con le sezioni associate di Fiumicello e di Aquileia, solo 374 alunni hanno detto sì (40\%), contro 560 che hanno rifiutato il friulano (60\%) e 112 che non hanno risposto. Alle materne si riscontra un 5,6\% in meno rispetto al dato provinciale calcolato sulle materne in provincia di Udine. Ancora i no sono il 5,1\% in più rispetto la media provinciale. Stesso per le elementari: i sì sono il 9,5\% in meno rispetto al dato provinciale mentre i non sono il 5,4\% in più. "Sostanzialmente - commenta il direttore didattico Paolo Goat - la linea di tendenza è confermata: le maggiori adesioni all'insegnamento del friulano si registrano a livello di scuola materna, con un decremento via via che si sale negli ordini scolastici. È l'idea di scuola che hanno i genitori che viene in risalto: al salire nei gradini delle scuole, con richieste di apprendimento ritenute superiori, cade il ruolo del friulano". Sulle strutture il discorso è ancora aperto. Spiega ancora Goat: "Abbiamo tracciato delle linee che sono quelle presentate ai genitori nel modulo di adesione. Il tutto dovrà essere collocato nel piano dell'offerta formativa del prossimo anno, tenendo conto che il ministero non ha ancora emanato dei criteri". Quindi? "La programmazione didattica compete ai docenti, ma io il prossimo anno sarei propenso a fare le lezioni al mattino". Il preside della scuola media Giorgio Milan nella sua analisi distingue due livelli: coloro che il friulano lo parlano e coloro che il friulano lo offrono. "Il friulano è un linguaggio che si lega alla famiglia, che va bene in un ambito ristretto. Più si cresce, meno viene ritenuto necessario. Quanto all'offerta formativa del friulano, è più facile reperirla alle scuole materne". Poi rincara: "Una legge, quella sul friulano, che avrebbe fatto felici molti defunti. In altri tempi avrebbe ottenuto ben diversi risultati rispetto a oggi. C'è da chiedersi se il friulano non sia ormai morto". Milan è piuttosto critico: "Una ripresa in questi anni del friulano è viziata da elementi di forte artificiosità: mentre prima era una lingua parlata, ora dovrebbe essere mediata sia dall'italiano che dall'inglese. Dal punto di vista scolastico non sono previste, né risorse, né strategie. Il collegio docenti - conclude - non ha né risorse umane, né materiali da garantire. Resta tutto da vedere". Raffaella Dri


Parla il sindaco di Aiello Vacanze nella Bassa: progetto comune per tredici località
Ripone molte speranze nel futuro turistico della zona, all'insegna di un organismo unico che raggruppi i 13 comuni dell'asse Palmanova - Aquileia, il sindaco di Aiello Renato Nuovo, che si è soffermato sulle prospettive offerte dal nuovo assetto che si va profilando dopo l'approvazione della legge regionale di settore. C'è però il timore che non tutti riescano a proporsi con la stessa forza al visitatore, soprattutto per quanto riguarda i piccoli centri: "Purtroppo - dice Bravo - a queste zone non sono stati assegnati i contributi della Comunità europea e per realizzare gli interventi di albergo diffuso, come bed and breakfast e agriturismi, al privato occorrono fondi. A questo punto - aggiunge il sindaco di Aiello - c'è soltanto da sperare nell'intervento della Regione. L'allungamento della stagione turistica da maggio a ottobre, la promozione dell'immagine sui siti Internet, l'offerta di pacchetti per creare ricettività e percorsi guidati, rendere visitabili le ville non abitate, sono alcune delle proposte che saranno messe al vaglio nella riunione del consorzio prevista a breve". Il sindaco ha ricordato che anche Aiello rientrerà nel consorzio tra i tredici comuni dell'asse Palmanova - Aquileia e della Destra Torre. I comuni che vi aderiranno sono: Aiello, Aquileia, Bagnaria Arsa, Campolongo al Torre, Cervignano, Fiumicello, Palmanova, Ruda, Santa Maria laLonga, San Vito al Torre, Tapogliano, Villa Vicentina e Visco. Coprono l'hinterland di Grado e possono offrire tanti interessanti spunti per realizzare percorsi alternativi alla vacanza balneare. "Aiello, pur con le sue tante attrattive, la trentina di meridiane, gli antichi mulini, le preziose ville, il Museo della civiltà contadina - ha osservato Bravo -, con sue sole forze non sarebbe in grado di attivare un turismo locale che non abbia a risolversi in un "mordi e fuggi"". Ecco allora la necessità di un aiuto da parte della Regione, che possa condurre a una felice integrazione tra le varie proposte. L.P.