Martedì 20 marzo, il Piccolo: Domani alle 20 l'incontro in municipio. Arriva Elisa in consiglio, sara' la madrina dei ragazzi. E i fans contano i minuti (foto).
Giovedì 22 marzo, il Piccolo: Tutti pazzi di Elisa: i ragazzi la portano in trionfo (foto).
Giovedì 22 marzo, il Gazzettino: Elisa canta con i ragazzi e poi li 'scorta' al pub.
Domenica 25 marzo, il Gazzettino: grazie alla bassa.
Lunedì 26 marzo, il Piccolo: Olivo:'preventivo triennale senza idee e progettualita'.
Lunedì 26 marzo, il Gazzettino: faedis rinacque nella bassa.
Lunedì 26 marzo, il Gazzettino: Le famiglie della speranza.



Domani alle 20 l’incontro in municipio Arriva Elisa in consiglio, sarà la madrina dei ragazzi E i fans contano i minuti
E' giunto agli sgoccioli, a Fiumicello, il conto alla rovescia per quello che potremmo definire l'Elisa Day. Domani alle 20, la cantante monfalconese residente da un paio d'anni a Papariano, si incontrerà, nella sala consiliare del municipio, con i giovani del paese. Avendo deciso di organizzare una manifestazione per testimoniare alla vincitrice di Sanremo la stima che la comunità nutre nei suoi confronti, infatti, l'Amministrazione ha deciso di coinvolgere i ragazzi. A fare gli onori di casa, perciò, oltre al sindaco Paolo Dean e all'assessore alla Cultura e Politiche giovanili Rosanna Fasolo, ci sarà anche il neo-eletto sindaco dei giovani Giulio Regeni affiancato dai componenti del governo dei giovani. Elisa, quindi, farà in un certo senso da madrina all'organismo riservato ai ragazzi delle elementari e delle medie che sabato si è riunito per la seduta d'insediamento. Oltre al baby-sindaco e ai suoi colleghi, ce da scommettere che la sala sarà invasa da molti giovani di Fiumicello molti dei quali, come i coetanei di tutt'Italia, apprezzavano Elisa fin dal suo primo album in inglese. Mentre l'attesa sale, resta riservato il programma della serata. «Sarà un incontro - anticipa Dean - all'insegna della semplicità durante il quale consegneremo alla nostra illustre concittadina un piccolo ma significativo riconoscimento». Michele Tibald




L’abbraccio della comunità in sala consiliare: la vincitrice di Sanremo ha monopolizzato la serata, festeggiata dal Governo dei giovani Tutti pazzi di Elisa: i ragazzi la portano in trionfo Cinquecento persone in municipio. La cantante: «Questo paese rappresenta il mio rifugio»
Bagno di folla per Elisa. Ieri sera, nell’incontro organizzato in suo onore dalla cittadina adottiva, ad aspettarla presso il municipio di Fiumicello c’erano circa 500 persone, molte delle quali sono dovute rimanere fuori. Al suo ingresso in sala consiliare, la cantante monfalconese vincitrice del Festival di Sanremo è stata accolta dal coro esultante del pubblico, la maggior parte bambini e ragazzi. Protagoniste dell’omaggio che Fiumicello ha voluto tributare all’artista sono state infatti le giovani generazioni rappresentate dal baby-sindaco Giulio Regeni che oltre a consegnarle un mazzo di fiori con i colori della cittadina della Bassa, l’ha ringraziata di aver trovato il tempo per questo appuntamento atteso dalla comunità. Il primo cittadino Paolo Dean, dopo aver tratteggiato un ritratto di Fiumicello, ha concluso: «Mancava una perla e questa perla ora è arrivata: è Elisa». Dopo il saluto dell’assessore Paride Cargnelutti a nome della Provincia, Elisa, che si è complimentata coi rappresentanti del Governo dei giovani, ha risposto alle domande del pubblico soffermandosi sul suo rapporto con la cittadina che la ospita: «La mia casa di Papariano, che sto mettendo a posto - ha detto -, è il mio posto protetto: dopo aver vissuto per alcuni anni in grandi città, avevo bisogno di tranquillità e qui l’ho trovata. Tutti si sono comportati splendidamente lasciandomi lo spazio e la privacy di cui ho necessità». All’artista sono stati consegnati una serie di doni tra cui due quadri di Fabrizio Anzolin e Elio Zorzenon (quest’ultimo rappresentante proprio un tramonto del Nord-Est), un’acquaforte di Ivan Bidoli, e una targa a forma di 45 giri dal Comune e dal Governo dei giovani. Michele Tibald


FIUMICELLO Elisa canta con i ragazzi e poi li "scorta" al pub
Fiumicello Una sala consiliare gremitissima di persone ha accolto ieri sera Elisa, la vincitrice dell'ultimo festival di San Remo. La cantante è stata ricevuta dal sindaco dei giovani Giulio Regeni, dal sindaco adulto Paolo Dean e da Paride Cargnelutti, assessore alla cultura di Udine. La serata è stata aperta dai convenevoli, con l'intervento dei due primi cittadini che le hanno dato il benvenuto a nome di tutto il paese, seguiti dai ringraziamenti di Cargnelutti in rappresentanza di tutta la provincia. Poi la protagonista è stata soprattutto lei, che ha conquistato tutti con la sua semplicità e la sua simpatia. Elisa ha voluto ringraziare tutti gli abitanti di Fiumicello che, oltre a tributarle grande affetto, le hanno concesso tanta tranquillità dopo il suo ritorno da San Remo.Si è detta quindi molto felice di vivere a Papariano, proprio perchè può lasciarsi alle spalle il tram tram di tutti i giorni. Alcuni ragazzi le hanno poi fatto delle domande, chiedendole dei suoi gusti musicali, dei suoi esordi, di come è cambiata in tutti questi anni. Elisa ha detto di essere sempre la stessa, sempre legatissima alla sua terra. Ha accettato l'invito del "governo dei giovani", nonostante oggi sia dovuta ripartire per la tournee, proprio perchè tiene molto all'affetto della sua gente e soprattutto a quello dei più giovani. La vincitrice di San Remo ha poi intonato un pezzo della sua canzone con il pubblico e ricevuto doni da parte della provincia, del comune e dei tre maggiori artisti locali, Fabrizio Anzolin, Elvio Zorzenon, Ivan Bidoli, che le hanno regalato quadri, una poesia, una scultura e una targa a forma di 45 giri. La cerimonia si è conclusa così, ma la serata è poi proseguita con i giovani in un pub di San Lorenzo, tra musica e simpatia. Monica Tortul


FAEDIS "Grazie" alla Bassa
Faedis (p.t.) 1944 e 1945, momenti tragici del secondo conflitto mondiale, anni che però hanno portato anche tanta solidarietà e generosità da parte di numerose famiglie che aprirono le loro porte ai bambini. Per ringraziare di quei gesti importanti, oggi si svolgerà a Faedis la "Giornata del ringraziamento", una cerimonia per non dimenticare e per ricordare quanta sofferenza porta l'odio. A organizzare l'evento sono i comuni di Attimis, Nimis e Faedis, in collaborazione con l'Anpi e con le sezioni locali di Cividale, Faedis, Povoletto, Reana, Tricesimo, San Pietro al Natisone, Tarcento, Remanzacco, Buttrio. Saranno ufficialmente ringraziati i comuni di Aquileia, Terzo di Aquileia, Fiumicello , Villa Vicentina e Ruda, in particolare quelle famiglie di residenti che si offrirono di ospitare i bambini provati dai combattimenti, dalle distruzioni e dagli incendi che caratterizzarono la guerra nel territorio tra Tarcento e Faedis. Molti di quei giovani oggi sono ancora vivi, hanno tutti più di sessant'anni e parteciperanno alla giornata: Sergio Zuccolo, Pirro De Luca, Rina Flebus, Adriano Passon, Romano Tracogna, Annibale Flebus, Fides Cos, Lina Cos. Il programma prevede il raduno in piazza Primo maggio alle 9.30. Seguirà la messa nella chiesa parrocchiale del capoluogo alle 10.15, la deposizione della corona ai Caduti alle 11.15, la cerimonia di saluto nel piazzale del municipio alle 11.45 (nel caso di maltempo presso il centro sportivo Castelltrecol). Rinfresco alle 13 presso il ristorante Scozzir.


La lista di minoranza sottolinea anche la situazione debitoria del Comune Olivo: «Preventivo triennale senza idee e progettualità»
Scarsa progettualità e debiti. Si riassume in questa sintesi l’analisi che Massimiliano Olivo, capogruppo della lista di minoranza «Fiumicello per tutti», propone a proposito del bilanci di previsione relativo al triennio 2001/2003, recentemente approvato dal Consiglio con il voto contrario dell’opposizione. Olivo esordisce nel sottolineare come questo atto, tra i più significativi della vita amministrativa locale ed in grado di provocare concrete ricadute sui servizi e sui portafogli dei cittadini, sia «passato» fra la generale indifferenza collettiva. «Certo - osserva -, il distacco od addirittura l'insofferenza verso tutto ciò che odora di "politica" sono fenomeni ormai diffusi. Ma il clima di nausea collettiva, alimentato dalla quotidiana rissa fra capi e capetti dei vari partiti politici, rischia però di provocare sorprese non sempre gradevoli». Le elenca Olivo, nel soppesare lo strumento contabile di Fiumicello che stabilisce quanto e come spendere i soldi pubblici. «Innanzitutto - incalza Olivo - viene confermata, caso mai ve ne fosse stato bisogno, la cronica scarsa vena progettuale dell'Amministrazione. Niente di nuovo viene detto circa i propositi politico/amministrativi. Gestione del territorio e dell'ambiente, gestione associata dei servizi, sviluppo dell'economia. Nulla o poco più viene detto sui settori che sostanziano lo sviluppo economico e sociale della nostra comunità. Ancora una volta ci si è limitati a scopiazzare taluni progetti ed intuizioni elaborati nel corso del recente passato». E ancora: «La lettura del documento programmatico - sostiene il capogruppo di minoranza - evidenzia con grande nettezza un elemento su tutti: i debiti. Questa Amministrazione, sterile allorquando si tratti di progettare il futuro socio-economico locale, nella ricerca del consenso elettorale, intende dar corso ad un'imponente serie di opere pubbliche: sono quasi 9 miliardi, per il finanziamento delle quali si ricorre al debito, mutui, prestiti obbligazionari od altri strumenti finanziari. Dopo aver contratto mutui per più di 600 milioni durante l'appena trascorsa annualità, l'Amministrazione prevede nei prossimi tre anni di indebitarsi per ulteriori 8,5 miliardi. Operando dei calcoli con il vigente tasso di interesse praticato dagli istituti di credito e dalla Cassa Depositi e Prestiti (poco più del 6%) otteniamo l'importo della rata che il Comune dovrà pagare: ben 800 milioni annui». Come far fronte al pagamento di una rata annuale di tale entità? «Il sindaco - annota Olivo - ha risposto con argomentazioni confuse e disarticolate riassumibili comunque in un eloquente: "vedremo". C'è ben poco da vedere. Se non lo faranno, almeno parzialmente, altre istituzioni quali la Regione e/o la Provincia (usando comunque soldi pubblici), saremo tutti quanti noi cittadini a farci carico del debito. Ci costerà, attraverso l’imposizione fiscale, 182 mila lire pro-capite annue. Neonati ed utraottantenni compresi. In un contesto nazionale ed europeo orientato alla progressiva riduzione dell'indebitamento pubblico ed alla contestuale riduzione delle tasse, non è davvero una bella prospettiva. E per finire: le banche chiamate a finanziare l'intera operazione potranno contare sull'incasso di 7,5 miliardi di interessi».


Dopo 56 anni l’incontro con le famiglie che ospitarono i bimbi dopo l’incendio E Faedis rinacque nella Bassa
Faedis Un incontro atteso da 56 anni quello che ieri ha riunito le famiglie di Aquileia, Terzo, Ruda, Fiumicello e Villa Vicentina che negli anni '43 e '44 ospitarono tanti bambini di Attimis, Faedis e Nimis per portarli al sicuro, lontano dall'incendi e dalle bombe della guerra. Sul piazzale del municipio oltre 150 persone, in silenzio, con le lacrime agli occhi per il ricordo di un periodo di dolore ma anche di solidarietà. "Vi ringraziamo spose e padri di famiglia - ha detto il sindaco di Faedis, Franco Beccari - per aver aiutato e amato come figli i nostri figli". In quel 27 settembre i tedeschi bruciarono a Faedis 90 abitazioni, 16 cittadini civili vennero trucidati e 90 deportati. "Pareva fosse scomparsa la speranza di vivere - ha detto Beccari - ma aveva colpito specialmente i più deboli: bambini, anziani, malati. Poi quel gesto d'amore ha riacceso la speranza, la fiducia. Hanno portato con sè 90 bambini e il nostro paese, pur distrutto oggi è stato ricostruito". Oggi quei bambini hanno 60, 70 anni. I loro padri e madri "di guerra" sono morti. Restano figli, nipoti, amici di scuola. La maggior parte di loro non si è più reincontrata. Furono gli anni dell'emigrazione a dividere quelle profonde amicizie. Ieri qualcuno è riuscito a recuperare i cognomi della famiglia che lo ospitò, come Sergio Zuccolo che ha scoperto il cognome dell'amico Liderno: Franzot, fratello dell'ex-calciatore Walter. Chi ha ritovato il cognome del "suo" bambino, come Ernesto Muzzo che ospitò Licia Sturma di Nimis. C'è chi è rimasto sempre in contatto, come Primo Furlan "fratello di guerra" di Renato Tomasino. Su una storia così umana della resistenza il presidente provinciale dell'Anpi Federico Vincenti, ha proposto la stesura di un libro. Paola Treppo


LE FAMIGLIE DELLA SPERANZA Famiglie che ospitarono, in parentesi i bambini
AQUILEIA: Francesco Galet, Erminio Battistuta (Elena), Giovanni Donda (Gina PIcogna di Cergneu), Francesco Fiscal (Lina di Nimis), Ernesto Muzzo (Licia di Nimis), Onorio Folla (Rositta Giacomazzi di Nimis), Gino Furlan (Gildo Picogna di Nimis), Pietro Mazzero (Amele Grassi di Nimis), Corrado Stabile, Bruno Nadalin (Aldo), Ottavio Moro (Anna), Igino Tarlao (Lina), Giusto e Pietro Fonzar (Wilma Sturma oggi a Sale Marasino Br), Silvano e Ferruccio Donda (Sabino), Gastone Andrian (Tomaso oggi in Sicilia), Giuseppe Fogar (Guido Danzul di Cergneu di Nimis), Ottone Rigonat (Silvio De Bellis di Nimis), Augusto Menon (Amabila di Nimis), Mima Mattiuzza, Angelo Donda, Giovanni Fiscal, Ernesto Muzzo. TERZO DI AQUILEIA: Francesco Aquilio Antonelli, Giacomo Cornelio Antonelli, Lino Antonelli, Romano Barison, Mario Bigaran, Giodo Brach, Maria Busut, Oreste Contin, Giovanni Donda, Mario Driul, Giuseppe Filip, Giacomo Primo Furlan, Giuseppe Furlan, Gioelio Grion, Guido Macor, Bruno Pelos, Giuseppe Moderz, Pietro Michelin, Giuseppe Pozzar, Francesco Puntin, Oscar Puntin, Edoardo Simeon, Dante Sverzut, Antero Tell, Giovanni Olivo Travanut, Arsilio Zampar. VILLA VICENTINA: Cesare Burini, Ermenegildo Folla, Pietro Foschiatti, fratelli Mian, Lino Michelin, Emilio Nicola, Ermenegildo Nicola, Mario Plaino, fratelli Rigonat, Egidio Sandrigo, fratelli Scarel, fratelli Stabile, fratelli Zambon. FIUMICELLO : Pietro Dean, Mario Lupieri, Giuseppe Nocent, Ervinio Piorar, Ardemia Ret, Bendetto Roman, Dante Feresin, Ferruccio Dreossi, Giulio Dean, Giovanni Battista Fornasin, Giovanni Gos, Giuseppina Falchet, Ida Pelos, Guido Movio, Lidia Rigonat vedova Scarpin, Dino Bianchin, Faustino Puntin, Alfonso Quattrone, Calisto Delneri, Umberto Viezzi, Roberto Pascolat, Severino Stafuzza, Nivca Bertozzi, Ervinio Puntin.