Martedì 3 ottobre, il Piccolo: Schianto sulla provinciale: motociclista ferito
Martedì 3 ottobre, il Messaggero: Auto contro moto: giovane motociclista finisce all'ospedale
Martedì 3 ottobre, il Gazzettino: Moto in fiamme dopo scontro con auto, salvo il centauro
Domenica 8 ottobre, il Messaggero: Rifiuti abbandonati: il sindaco protesta
Domenica 8 ottobre, il Messaggero: Scoppia la 'guerra dei rifiuti' tra Fiumicello e San Canzian
Domenica 8 ottobre, il Gazzettino: I pendolari dei rifiuti
Venerdì 13 ottobre, il Messaggero: Pioggia di contributi per le chiese friulane
Venerdì 13 ottobre, il Messaggero: Fiumicello, nuova area artigianale Previsti fino a 400 posti di lavoro
Sabato 14 ottobre, il Messaggero: Bocciato il tracciato della Tav
Sabato 14 ottobre, il Messaggero: Cento posti barca sull'Isonzato
Sabato 14 ottobre, il Gazzettino: Cervignano Bocciatura definitiva ...
Martedì 17 ottobre, il Gazzettino: Accordo storico, fusione tra le due Cooperative agricole
Martedì 17 ottobre, il Messaggero: C'è il via libera alla fusione tra cooperative
Giovedì 19 ottobre, il Piccolo: An: card sanitarie sbagliate, va sospeso l'invio
Sabato 21 ottobre, il Messaggero: I TRIGEMINUS A FIUMICELLO
Sabato 28 ottobre, il Messaggero: Centro polifunzionale nell'ex elementare
Martedì 31 ottobre, il Piccolo: 'Pendolari' dei rifiuti: l'amministrazione aumenta i controlli In arrivo le telecamere



Schianto sulla provinciale: motociclista ferito
Uno schianto pauroso, lungo la provinciale 68, all'altezza di una curva, tra un centauro e una Marea Station vagon. Il giovane motociclista è finito sull'asfalto, dopo un "volo" di una ventina di metri. L'Aprilia 125, smembrata, ha preso fuoco. È accaduto ieri mattina, verso le 10.30, dopo i due curvoni della provinciale, nei pressi della statale 14, in Borgo Sant'Antonio, nel comune di Fiumicello. Il motociclista, P.A., 20 anni, fiumicellese, diretto verso il centro del paese, se l'è vista proprio brutta: dopo l'impatto con la Marea, guidata da Alberto Delalle, 45 anni, di Ronchi dei Legionari, e diretta verso la statale 14, il ragazzo è stato sbalzato dalla sua moto facendo un volo di una ventina di metri, prima di rovinare pesantemente sull'asfalto. P.A. è rimasto tuttavia cosciente. Sul posto è giunta un'ambulanza del 118 che lo ha trasferito all'ospedale di Palmanova. Le sue condizioni, pur fatti salvi i successivi accertamenti e l'evoluzione della situazione, fino a ieri non risultavano preoccupanti, a detta degli stessi operatori sanitari. Il ragazzo avrebbe riportato una frattura ad un polso. La scena dell'incidente tuttavia si presentava davvero drammatica, con la moto carbonizzata e ridotta a pezzi di lamiere, mentre la vettura evidenziava il punto dell'impatto, sul lato sinistro e la parte anteriore del mezzo. La dinamica ora è al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Palmanova, intervenuti sul posto assime anche ai Vigili del fuoco di Cervignano. Il tratto di provinciale è stato chiuso durante le operazioni di soccorso e dei rilievi. Restano dunque da capire le esatte circostanze dell'evento. L'impatto tra la moto e la vettura è avvenuto pressochè in curva, l'auto ha finito la sua corsa sulla corsia opposta di marcia, davanti alla quale c'era la moto carbonizzata. L'automobilista, ieri, da parte sua, sosteneva di aver visto arrivare il motociclista verso la propria direzione di marcia: "Ho tentato di frenare, di evitarlo in qualche modo - ha detto -, ma è stato inutile. Poi ho chiuso gli occhi e non ho visto più nulla". Ai carabinieri della Compagnia dell'Arma di Palmanova tuttavia resta affidata la ricostruzione dell'incidente.


Auto contro moto: giovane motociclista finisce all'ospedale
Incidente, per fortuna senza gravi conseguenze, per i due protagonisti ieri verso le 10.30, sulla strada provinciale 68 lungo il tratto che, dall'incrocio con la statale Venezia - Trieste porta al Borgo Sant'Antonio di Fiumicello. Per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri, intervenuti per i rilievi, un'autovettura Fiat Marea station vagon, guidata da Alberto Delalle, 45 anni, di Ronchi dei Legionari, diretta verso la statale, è finita contro una moto condotta dal ventenne P.A. di Fiumicello che procedeva in direzione contraria. A causa dell'urto, l'auto ha sbandato finendo nella corsia opposta. Il centauro è stato sbalzato dalla sella ed è finito sull'asfalto riportando il centauro il quale volava letteralmente riportando trumi e una probabile frattura al polso. Dopo l'urto l'auto ha travolto la moto, un'Aprilia 125 che ha preso fuoco carbonizzandos. Sul posto il personale del 118 che ha trasferito il giovane all'ospedale di Palmanova e i vigili del fuoco di Cervignano che hanno spento l'incendio. Traffico interrotto per il tempo necessario alle operazioni di soccorso e alla bonifica del tratto stradale. Illeso il conducente della vettura. (a.l.)


Si tratta di un ventenne del luogo ricoverato all'ospedale di Palmanova, dove è stato operato all'addome addominali Moto in fiamme dopo scontro con auto, salvo il centauro
Scontro frontale tra un'auto e una motocicletta ieri mattina in località San Antonio. Intorno alle 10.30, per cause ancora in fase di accertamento, una moto guidata da Andrea Pizzin, ventenne di Fiumicello, ha impattato contro una Fiat Marea station wagon. Subito dopo l'incidente la motocicletta ha preso fuoco: l'incendio, domato solo dai Vigili del Fuoco accorsi sul posto, non ha fortunatamente coinvolto il centauro, sbalzato dal proprio mezzo e atterrato sull'asfalto senza apparenti gravi conseguenze. Trasportato in ambulanza all'ospedale di Palmanova, dove presentava dolori alle braccia, ma in seguito è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per un problema addominale. Illeso, invece, il conducente della Marea. A causa dell'incidente, avvenuto sull'arteria che collega Fiumicello al semaforo con la statale 14, il tratto di strada in questione è rimasto interdetto al traffico per circa un'ora, obbligando gli agenti della polizia comunale di Fiumicello a deviare le auto lungo una strada secondaria di borgo San Antonio. I rilievi di legge sono stati effettuati da una pattuglia del nucleo radiomobile dei carabinieri di Palmanova. Andrea Doncovio


Rifiuti abbandonati: il sindaco protesta
A Fiumicello e nei paesi vicini scoppia la rivolta contro i "pendolari" dei rifiuti che arrivano dalla provincia di Gorizia per scaricare le loro immondizie nei comuni friulani che devono quindi sobbarcarsi le spese per la rimozione di questa spazzatura "estranea". A sollevare la questione è il sindaco di Fiumicello, Paolo Dean che porrà il problema nella prossima assemblea del consorzio per lo smaltimento dei rifiuti della Bassa friulana. "Il nuovo modello della raccolta partito da qualche mese in provincia di Gorizia sta creando ripercussioni nel nostro comune - spiega Dean - visto che non passa giorno senza che arrivino segnalazioni in Comune di abbandono di immondizie, specie dalla frazione di Papariano, per spazzatura abbandonata nei pressi dei cassonetti e all'interno degli stessi da gente che arriva dal confinante territorio isontino e di questo ho informato anche il sindaco di San Canzian d'Isonzo segnalandogli i problemi che stanno sorgendo da quando, in provincia di Gorizia è stato attivato il nuovo sistema di raccolta da parte di Iris". Per una questione di chiarezza, va evidenziato che il nuovo tipo di raccolta attivato nei comuni dell'Isontino, prevede una separazione spinta dei rifiuti, con la differenziazione anche dell'umido, ritenuto da diverse famiglie troppo complesso da attuare. Molto probabilmente ci sono cittadini che trovano più comodo continuare a gettare tutte le immondizie in un unico sacchetto scaricandolo nei comuni friulani più vicini. Secondo il primo cittadino di Fiumicello, la situazione sta diventando insostenibile. "È necessario assumere provvedimenti urgenti visto ciò che si sta accadendo sul nostro territorio - insiste - e mi risulta che anche nel Comune di Ruda, anch'esso confinante con la provincia di Gorizia, abbia gli stessi problemi". I disagi stanno diventando talmente gravi da indurre l'amministrazione di Fiumicello a valutare iniziative di un certo rilievo per contrastare questi comportamenti che rischiano di mandare in tilt il servizio di raccolta nel comune. "Non è giusto che scelte altrui ricadano sulle tasche dei nostri cittadini in termini di costi e di efficienza del servizio - sottolinea ancora - stiamo anche valutando la possibilità di installare telecamere per vigilare sui cassonetti sparsi nel territorio di Papariano. Siamo consapevoli che si tratta di adottare misure di controllo estremamente onerose -- sottolinea - ma è interesse di tutti scoprire chi non rispetta le leggi, le regole e non ha nemmeno un po' di senso civico: queste persone devono rispondere pecuniariamente dei loro comportamenti e facciamo appello anche ai cittadini fiumicellesi affinchè ci segnalino questi impropri depositi di rifiuti da parte di persone estranee alla nostra comunità". Patrizia Artico


Scoppia la "guerra dei rifiuti" tra Fiumicello e San Canzian
IL CASO
Il sindaco Pizzoni replica alle accuse del collega friulano

SAN CANZIAN D'ISONZO. "Il fenomeno dei rifiuti portati dal nostro ad altro comune per non fare la raccolta differenziata da noi non è stato rilevato. Anzi, sembra che la differenziata spinta, ovvero la raccolta col sistema del "porta a porta", stia procedendo bene": è tranquillo il sindaco di San Canzian d'Isonzo, Paolo Pizzoni, anche di fronte alle non troppo sussurrate lamentele del collega fiumicellese Paolo Dean, che ha denunciato come il suo comune debba patire lo smaltimento dei rifiuti dei comuni del mandamento monfalconese, in particolare proprio quelli del vicino comune sancanzianese. Ciò perché Fiumicello, dove la raccolta rifiuti anche differenziata è effettuata con il tradizionale sistema dei cassonetti su strada, è il primo comune confinante con l'Isontino, territorio dove tutti i Comuni stanno attuando il "porta a porta" (a parte Grado e Monfalcone). "Ci arrivano segnalazioni sempre più frequenti di rifiuti abbandonati nei pressi dei cassonetti e all'interno degli stessi sono depositati rifiuti di ogni genere", afferma invece Dean, che sottolinea come finora il servizio, anche di raccolta differenziata, avesse sempre funzionato. Ora invece i cassonetti sarebbero utilizzati dai vicini cittadini "più pigri" che non si sono ancora adattati al "porta a porta". "Vanno presi provvedimenti", sollecita Dean, pronto anche a installare telecamere vicino ai cassonetti. "C'è ormai una regolarità corretta rispetto allo schema di raccolta - ribatte Pizzoni -. È vero che ci sono stati momenti di crisi, verificatisi soprattutto per la presenza di cassonetti davanti al cimitero di Pieris, ma poi sono stati risolti. Anzi, esistono ancora cassonetti davanti ad alcuni bar, ma che non sono più usati dai cittadini come ricettacolo di rifiuti indifferenziati". Il sindaco di San Canzian d'Isonzo non ha difficoltà ad ammettere che episodi di rifiuti abbandonati si erano verificati anche nel rione Cervi, "ma poi abbiamo inviato lettere per ricordare come funziona il sistema e non ci sono più stati problemi". Per Pizzoni, posto che i problemi evidenziati dal sindaco di Fiumicello possano anche essere reali, la realtà è che sta crescendo una campagna politica per scardinare la modalità del "porta a porta", "che è un sistema che funziona: nel nostro comune la differenziata è cresciuta dal 30 al 60% e questo dato si deve all'abbandono dei cassonetti. Dove questi continuano a esistere, pur di fronte a una buona politica d'informazione, non si supera il 30% di differenziata". (c.v.)


Ad essere colpita la raccolta differenziata. In vista le telecamere I pendolari dei rifiuti Aumentano i residenti isontini che scaricano oltre "confine"
Il problema dei rifiuti "isontini" si espande a macchia d'olio dopo le denuncie delle amministrazioni di Ruda e San Vito al Torre, ma anche Campolongo al Torre e Tapogliano subiscono delle angherie, tocca a Fiumicello essere colpito dai pendolari delle immondizie. Non passa giorno che negli uffici comunali e gli amministratori siano oggetto di segnalazioni di malfunzionamenti del servizio di raccolta dei rifiuti nella frazione di Papariano. Il motivo? Da quando alcuni mesi fa è partito il nuovo modello di raccolta dei rifiuti in Provincia di Gorizia, in Comune di Fiumicello, primo Comune confinante, i problemi nella raccolta dei rifiuti stanno aumentando. "Ci arrivano segnalazioni sempre più frequenti di rifiuti abbandonati nei pressi dei cassonetti e all'interno degli stessi vengono depositati rifiuti di ogni genere- illustra il sindaco Paolo Dean- il nostro servizio ha sempre funzionato con raccolta differenziata ed i nostri cittadini sono sempre stati attenti ad utilizzare al meglio il servizio offerto dal CSR di San Giorgio di Nogaro".Da qualche mese non è più così. "Ho informato- prosegue Dean- anche il Sindaco di San Canzian d'Isonzo e gli ho segnalato i problemi che stanno sorgendo. Ritengo che sia necessario prendere dei provvedimenti urgenti, vista la situazione sul nostro territorio, in quanto il nostro servizio e le modalità di raccolta così come effettuate non possono reggere. Non è giusto che scelte altrui ricadano pesantemente sulle tasche dei nostri cittadini in termini di costi e in efficienza del nostro servizio". L'amministrazione comunale sta valutando la possibilità di installare delle telecamere per vigilare sui cassonetti sparsi nel territorio di Papariano."Siamo consapevoli- ammette il sindaco- che si tratta di adottare delle misure di controllo estremamente onerose, ma è interesse di tutti scoprire chi non rispetta le leggi, le regole e non ha nemmeno un po' di senso civico, e queste persone devono rispondere pecuniariamente dei propri atteggiamenti". "Facciamo appello- conclude- anche ai cittadini fiumicellesi affinché ci segnalino in ogni forma questi impropri depositi di rifiuti da parte di persone estranee alla nostra comunità". Livio Nonis


Dalla Regione un milione di euro. Nel Collinare sarà completata la ricostruzione Pioggia di contributi per le chiese friulane
UDINE. È in arrivo una pioggia di contributi per le opere di culto in regione. Quasi due milioni di euro all'anno per vent'anni sono l'importo complessivo che la giunta regionale ha deliberato ieri, su proposta dell'assessore ai lavori pubblici, Gianfranco Moretton. Interesseranno in misura diversa le quattro province: a Gorizia andranno annualmente 119 mila 994, a Pordenone 546 mila 150 euro, a Trieste 313mila 831 euro, mentre a Udine sono stati destinati ben 1 milione e 19 euro. Sui 138 enti ammessi a usufruire di questi contributi, quelli della provincia di Udine sono 64, sparsi su tutto il territorio. Per entità del contributo gli interventi più consistenti riguarderanno le parrocchie di Majano e di Fiumicello dove un contributo ventennale di 63 mila euro permetterà rispettivamente di ricostruire il campanile nel paese collinare e di restaurare la chiesa della parrocchia di San Valentino a Fiumicello. Altri consistenti contributi andranno a Codroipo dove 45 mila e 500 euro l'anno sono stati destinati alla ristrutturazione della canonica di San Martino, mentre 21 mila serviranno alla ristrutturazione dell'edificio adibito a casa canonica della parrocchia di Santa Maria Maggiore. Tra i diversi contributi destinati a Udine, ci sono 33 mila euro l'anno per opere di risanamento conservativo della chiesa di San Cristoforo e 45mila e 500 euro l'anno per lavori di ripristino e manutenzione straordinaria della chiesa di Santa Maria della Misericordia. Notevoli anche i fondi destinati all'Alto Friuli. A Sutrio 30mila euro l'anno permetteranno di completare e mettere in sicurezza un fabbricato della parrocchia di Ognissanti destinato ad attività socioculturali, mentre a Forni di Sopra con 21mila euro l'anno si andrà a ristrutturare e consolidare la chiesa di Madonna della Salute. Sono, questi, solo alcuni tra i più consistenti interventi ai quali si potrà dare corpo grazie ai contributi deliberati ai sensi della legge regionale 53 dell'87. Soddisfatto il vicepresidente della Regione, Gianfranco Moretton: "Questi contributi - spiega -, destinati a lavori di recupero, restauro, ristrutturazione e manutenzione straordinaria di opere di culto presenti sul territorio regionale, permetteranno di dar corpo a una serie di interventi che spero contribuiranno a rendere più bello il nostro Friuli". Se in generale gli interventi andranno in molti casi a migliorare l'esistente, in alcuni permetteranno di colmare un lungo vuoto. È il caso di paesi come Forgaria nel Friuli e Majano sui quali, 30 anni fa, il terremoto si abbatteva senza pietà lasciando dietro di sé vittime e distruzione. Ma se la ricostruzione friulana oggi può dirsi terminata, vi sono alcuni casi in cui la ferita si vede ancora: nelle chiese di Forgaria, che a oggi non sono ancora state ultimate, e nel campanile di Majano, paese significativamente chiamato del "Biel tor", che non é mai stato ricostruito. Dopo vari sopralluoghi effettuati dai consiglieri regionali Giorgio Baiutti e Paolo Menis, i contributi regionali deliberati ieri permetteranno di intervenire in modo definitivo. "A Flagogna - spiega Baiutti - grazie a un contributo complessivo di 135 mila euro potrà finalmente essere completata la chiesa di Santa Maria Maddalena, dove i lavori si trascinano da tempo, mentre a Majano 63mila euro l'anno permetteranno di ricostruire il campanile". E colmare, così, un lungo vuoto restituendo ai due paesi collinari quei luoghi sacri persi tra le macerie di trent'anni fa, che presto saranno ritrovati. Maura Delle Case


Fiumicello, nuova area artigianale Previsti fino a 400 posti di lavoro
Dai 300 ai 400 nuovi posti di lavoro. É quanto promette il nuovo intervento produttivo proposto da privato nel comune di Fiumicello che sarà portato in approvazione nel prossimo consiglio comunale. La giunta infatti presenterà il piano particolareggiato, di carattere artigianale riguardante un'area di 150 mila metri quadrati, in cui si prevede l'insediamento di una quarantina di aziende. In una Bassa friulana ancora nella morsa della crisi economica e occupazionale, arriva, dunque, finalmente una notizia decisamente positiva, anche perché, come conferma il sindaco, Paolo Dean, ci sono già gli imprenditori interessati ad aprire nuove attività. "Si, c'è un dialogo aperto con alcune aziende - ribadisce il sindaco - che si sono dichiarate disponibili addirittura ad accollarsi i costi dell'urbanizzazione dell'area, si tratta di lavori che superano i due milioni di euro, e che avrebbero tutte le intenzioni di accelerare questi interventi per potersi insediare al più presto. Credo che l'obiettivo previsto di dare nuovo lavoro a più di 300 persone potrebbe essere raggiunto, se tutto procederà come previsto, entro 3- 4 anni". La zona in questione si trova a ridosso dell'attuale area artigianale, a Papariano e il piano particolareggiato che sarà presentato in consiglio prevede, oltre alla suddivisione in lotti e alla realizzazione delle opere di urbanizzazione, anche la creazione di zone verdi di rispetto che separeranno l'area produttiva dal centro abitato. Le aziende che si dovrebbero insediare dovranno essere tutte a basso impatto ambientale, senza problemi di attività inquinanti. "Come amministrazione comunale, ovviamente, stiamo seguendo con grande attenzione questo progetto che darà un ulteriore contributo al nostro comune - sottolinea Dean - anche se devo rilevare che Fiumicello non ha, oggi come oggi, particolari problemi di occupazione visto che il territorio è caratterizzato da un'economia differenziata che sta reggendo bene alla crisi". La mancanza di problemi di tipo occupazionale non frena quindi la voglia di creare ulteriori prospettive a Fiumicello, anche perché, secondo il primo cittadino, sarebbe un vero peccato non sfruttare la posizione strategica del Comune in termini di collegamenti viari. "Siamo convinti della necessità di avere una visione di sviluppo che vada oltre il perimetro comunale e che si colleghi ad altre realtà ottimizzando al meglio tutte le risorse presenti su un più ampio territorio che "dialoga" con quello fiumicellese - ribadisce il primo cittadino - e, in tal senso, già da qualche anno stiamo programmando progetti nei più svariati settori anche con gli altri comuni del circondario, sia della provincia di Udine sia di quella di Gorizia con la quale il nostro territorio confina". "Quindi - conclude Dean - i nuovi posti di lavoro che dovrebbero crearsi nella nostra zona artigianale vanno inquadrati in un'ottica di sviluppo complessivo di tutto il territorio". Patrizia Artico


Regione, Provincia e sindaci della Bassa d'accordo nel chiedere modifiche a Rfi Si cercherà un'altra soluzione per il tratto che va da Villa Vicentina a Gonars Bocciato il tracciato della Tav
CERVIGNANO. Stop al tracciato della Tav proposto dalle Ferrovie, che va in parte rivisto. Un verbale sottoscritto dall'assessore regionale Sonego, dal presidente della provincia Strassoldo e da 15 sindaci del territorio (con il quale si prende atto che il Protocollo d'Intesa allegato allo stesso verbale "ritiene non condivisibile la proposta di tracciato di ferrovia ipotizzata da Rete ferroviaria italiana e si sollecita la strutturale modificazione") ha concluso il vertice per fare il punto sulla situazione della Tav nella Bassa. I sindaci si sono anche impegnati a sottoporre il protocollo all'attenzione dei consigli comunali, possibilmente entro il 15 novembre. È questo il risultato più importante della riunione svoltasi ieri mattina in municipio a Cervignano. All'esterno del palazzo, ancora una volta striscioni e bandiere dei Comitati anti-Tav. Una manifestazione di protesta che ha creato una certa preoccupazione, tanto da richiamare, sin dalle nove del mattino, una trentina di uomini delle forze dell'ordine a presidiare un tratto di Piazza Indipendenza, la sala consiliare e l'ingresso del municipio, davanti al quale si era radunata una trentina di aderenti ai vari Comitati. Ma tutto si è svolto tranquillamente; all'assessore Sonego, al suo arrivo alle 11.20, è stata soltanto chiesta "trasparanza e democrazia". All'esponente regionale i Comitati hanno chiesto di far partecipare alla decisione i consigli comunali. Presenti alla riunione i sindaci di Castions, Palmanova, Bagnaria Arsa, Porpetto, Gonars, Muzzana, Aiello, Palazzolo, Teor, Pocenia, Ronchis, Villa Vicentina, Ruda, Fiumicello e Cervignano. Confrontando il documento con il precedente Protocollo d'intesa, risulta qualche modifica non di poco conto. Innanzitutto l'ammissione che l'11 maggio i Comuni interessati erano stati informati non del deposito degli elaborati in Regione e della ricevuta copia dei documenti, ma soltanto di "due tavole con l'indicazione del tracciato dal Tagliamento all'Isonzo". Da qui la critica dei giorni scorsi contenuta nell'atto di diffida inviato ai sindaci dai Comitati Anti Tav. Ma ci sono novità anche per quanto riguarda il tracciato. Per quanto riguarda il Villa Vicentina - Bagnaria Arsa, spono state chieste modifiche fino a Gonars mentre per quello tra Porpetto ed il Tagliamento "vanno individuate - afferma il verbale - azioni anche rilevanti e "senza vincoli economici" di mitigazione dell'impatto ambientale e sociale". Infine, previsti un congruo tempo a disposizione del gruppo di lavoro che sarà costituito a Protocollo approvato, la sua convocazione almeno una volta al mese, e la possibilità di disporre anche dei documenti riguardanti i rapporti tra costi e benefici. Alberto Landi


Saranno realizzati due pontili nella zona di Palazzato Cento posti barca sull'Isonzato
Saranno realizzati nuovi attracchi per piccole imbarcazioni lungo il fiume Isonzato, con la costruzione di 2 pontili, a basso impatto ambientale, nella zona Palazzato, dove saranno creati complessivamente 100 posti barca, suddivisi fra i due pontili. È questa la maggior novità inserita nella variante di assestamento e di reiterazione dei vincoli urbanistici decaduti, che si effettua una volta ogni cinque anni e che, a breve, sarà presentata in consiglio comunale. "Quello dei nuovi attracchi è l'intervento più significativo contenuto nella variante - spiega il sindaco, Paolo Dean - dove sono stati inseriti anche interventi che vengono incontro alle esigenze espresse da singoli cittadini e altre modifiche volte, più che altro, a una sistemazione cartografica. Per ciò che concerne i pontili sull'Isonzato, queste opere vanno nella direzione che abbiamo intrapreso da tempo di incentivare lo sviluppo turistico del nostro territorio e con la creazione di altri 10 posti barca ci sarà sicuramente un maggior flusso di dipartisti che, dalla laguna, arrivano fino a Fiumicello attraverso il fiume navigabile, tutto ciò, nel massimo rispetto dell'ambiente". Il primo cittadino, rimarca quindi, che l'intervento va inserito in un più ampio programma di valorizzazione turistica dell'ambito che comprende, in un'ottica di integrazione, diversi fronti. A questo proposito vengono citate anche le piste ciclabili che il Comune di Fiumicello sta realizzando all'interno del territorio, che si collegheranno con altri percorsi per le biciclette come quello, molto atteso che collegherà Grado a Palmanova e viceversa. Attraverso la rete di ciclabili, è in previsione anche una in "sinergia" con il Comune di San Canzian d'Isonzo a cavallo, quindi, fra la provincia di Udine e quella di Gorizia. Del resto, in questi ultimi anni, Fiumicello si è particolarmente distinta per la qualità e il numero delle iniziative turistiche, realizzate spesso in collaborazione con le amministrazioni vicine e con i privati locali. Patrizia Artico


Cervignano Bocciatura definitiva ...
Bocciatura definitiva al progetto proposto da Rfi e impegno da parte dei sindaci a discutere il Protocollo d'intesa nei propri consigli comunali. Sono questi i due risultati principali raggiunti nel corso dell'incontro tra Regione, Provincia e amministratori locali tenutosi ieri presso il municipio di Cervignano. Nonostante la segretezza del meeting, le indiscrezioni della vigilia su ora e luogo si sono rivelate azzeccate. Un drappello di manifestanti No Tav si è ritrovato fin dalle 10.30 per attendere l'arrivo dei partecipanti alla riunione. Appoggiate alle colonne del municipio, le oramai famose sagome in compensato raffiguranti le caricature dei protagonisti della vicenda: All'arrivo di Sonego i manifestanti si avvicinano per esprimere la propria contrarietà all'operato: "Assessore, vogliamo democrazia e trasparenza" afferma uno di loro con tono polemico. Poco distante, carabinieri e vigili controllano che tutto proceda senza incidenti.Al primo piano del palazzo municipale, intanto, i lavori prendono il via: i partecipanti all'incontro a porte chiuse sono i già citati Sonego e Strassoldo, assieme ai sindaci dei Comuni maggiormente interessati dalla questione Tav: Cervignano, Castions di Strada, Palmanova, Bagnaria Arsa, Porpetto, Gonars, Muzzana, Aiello, Palazzolo, Teor, Pocenia, Ronchis, Villa Vicentina, Ruda e Fiumicello.Alle 13 circa la seduta si scioglie e il primo ad uscire dalla sala consigliare è proprio Sonego: "Si tratta di un risultato enorme, abbiamo firmato un verbale in cui si prende atto che nel Protocollo non può venire condiviso il tracciato proposto da Rfi. Inoltre i sindaci si sono impegnati a sottoporre il documento agli organi comunali entro il 15 novembre".Fondamentale, per il Presidente della Provincia Strassoldo, che si faccia il possibile per ridurre l'impatto dell'opera: "Era importante rifiutare il tracciato di Rfi, cercando un'altra soluzione in gradi di minimizzare i costi, partendo dal presupposto che per la Bassa non ci sarà alcun beneficio".E in margine alla futura firma c'è anche da registrare che si terrà a Roma oggi una manifestazione nazionale "contro la legge obiettivo. Alla manifestazione sarà presente anche una delegazione del Partito della Rifondazione Comunista del Friuli Venezia Giulia, comprendente anche il segretario regionale Giulio Lauri, il capogruppo in Consiglio regionale Igor Kocjancic e il Consigliere regionale Kristian Franzil.Il segretario regionale di rifondazione comunista Giulio Lauri: "Anche qui, come in Piemonte, il Corridoio 5 va tolto dalla Legge Obiettivo. È necessario che Comuni e Comitati siano messi in condizione di esprimersi su tutte le ipotesi in campo e non solo sulle piccole correzioni del tracciato su cui si stanno consultando alcuni sindaci" Simone Bearzot


Una mostra dei lavori degli scolari delle elementari sul friulano La scuola unisce le "parlate"
(an.mi.)San Giorgio, Torviscosa, Porpetto, Marano, Carlino, Latisana, Muzzana, Palazzolo, Aquileia, Fiumicello. tutti insieme appassionatamente per il friulano. Dal tono veneteggiante di Latisana, alla "a" finale di Aquileia, passando attraverso la "z" di San Giorgio le distanza sembrano notevolissime, ma la scuola elementare ha unito tutte le parlate della Bassa attorno a un comune denominatore: il recupero delle origini. E ieri la mostra itinerante sui lavori di gruppo dei circoli didattici che fanno capo anche a Latisana, Palazzolo e Aquileia, si è fermata a San Giorgio per mostrare, sotto lo sguardo orgoglioso delle insegnanti, quanto gli scolari sono riusciti a creare l'anno scorso. Un utile ulteriore approccio con le istituzioni, visto che, oltre al sindaco Pietro Del Frate, hanno inaugurato la "vernice" (aperta fino al 21 ottobre nell'atrio della "Giuseppe Ellero") anche l'assessore all'istruzione Luciano Bonetto, il vicepresidente della Provincia Paride Cargnelutti (che giocava doppiamente in casa, la moglie è tra le insegnanti), il comandante della Guardia di Finanza Antonio Leone e il parroco don Livio Carlino. Che ha subito messo alla prova quanto avevano appreso gli scolari, rivolgendosi esclusivamente in marilenghe, bonariamente ripreso dal sindaco: "Speriamo che nei prossimi anni impari a parlare con la zeta". Un distinguo vocale di cui San Giorgio va fiera. Con la zeta, con la esse o con la ci, nel passato anno scolastico gli alunni anno comunque avuto l'opportunità di recuperare la lingua degli avi, attraverso lavori di gruppo che variano dai disegni (Torviscosa ha proposto cartelli in cui veniva spiegata l'antica raccolta del riso), opere (San Giorgio ha messo in mostra uno spaventapasseri in un campo di papaveri di cartapesta con a margine un mulino) o libri (Fiumicello), grazie agli spunti assimilati nelle lezioni in classe o nelle visite guidate al mulino Moras di Trivignano o a Cjase Cocjel di Fagagna delle quali sono in proiezione continuata le immagine scattate dagli stessi piccoli fotografi.


Accordo storico, fusione tra le due Cooperative agricole
Cambiamento storico nel mondo agricolo fiumicellese: a fina settembre alla presenza di un'assemblea congiunta dei componenti le due cooperative agricole operanti sul territorio, si è, tramite votazione all'unanimità, ufficializzata la fusione con la nascita della "Cooperativa Agricola Fiumicello".È stato indicato il nuovo presidente: Franco Baiutti, i suoi vice Oscar Dean e Dario Puntin, altri componenti del nuovo direttivo Dario Pozzar, Stefano Bianchin, Igino Masin, Carlo Feresin, Daniele Sgubin, Ivan Pascolat, Luigino Fonzar e Mauro Pozzar. I rappresentanti della cooperativa "Servizi Agricoli" (nata nel 1952) ed i rappresentanti della cooperativa "Agricoltori di Fiumicello" (nata nel 1964), hanno valutato quanto fosse superfluo e dispendioso percorrere sullo stesso territorio strade uguali e parallele. È stato ritenuto opportuno unire "le forze", con la finalità di migliorare le prestazioni offerte ai soci.I vari incontri svoltisi tra i componenti dei consigli hanno, infatti, avuto come precise finalità quelle di individuare soluzioni ed attivare percorsi capaci di fornire ai soggetti appartenenti alla neonata "Cooperativa Agricola Fiumicello" servizi efficienti ed opportunità sempre più vantaggiose.Le difficoltà in cui si imbatte il comparto agricolo da alcuni anni a questa parte non sono certo un mistero: mercati sempre più vasti ed improntati alla globalizzazione, con prezzi d'acquisto sempre più bassi in contrapposizione ai costi di produzione sempre più alti.Tra le finalità che tale fusione si propone c'è anche quella di agire sul comparto cerealicolo, potendo effettuare acquisti e vendite collettive, vantando una posizione d'autorevolezza nei rapporti con le aziende del settore. Autorevolezza che proviene dalla consapevolezza di poter contare su circa 200 soci, con superfici coltivabili pari ad oltre 1000 ettari, nonché procedere con maggior immediatezza ad eventuali interventi inerenti alle strutture ed ai mezzi di lavoro. Livio Nonis


C'è il via libera alla fusione tra cooperative
Cambiamento storico nel mondo agricolo di Fiumicello: le due maggiori cooperative del settore operanti sul territorio, la "Servizi Agricoli", nata nel 1952 e la "Agricoltori di Fiumicello", creata nel 1964, si sono fuse dando vita a una realtà con 200 soci e con superfici coltivabili complessive di oltre 1.000 ettari. Il via libera a questa importante operazione è stato dato nel corso di un'assemblea congiunta delle due cooperative, che ha votato all'unanimità la fusione, eleggendo presidente del nuovo organismo, ovvero la "Cooperativa agricola di Fiumicello", Franco Baiutti, che avrà come vice presidenti Oscar Dean e Dario Puntin. Il nuovo direttivo è stato completato con Dario Pozzar, Stefano Bianchin, Igini Masin, Carlo Feresin, Daniele Sgubin, Ivan Pascolat, Luigino Fonzar e Mauro Pozzar. A questo importante evento si è giunti dopo un approfondito esame dell'attuale situazione del settore, esame che ha portato tutti ad un unico ragionamento. I rappresentanti delle due cooperative, infatti, hanno valutato quanto fosse superfluo e dispendioso percorrere sullo stesso territorio strade uguali ma parallele e si è quindi ritenuto opportuno unire le forze con l'obiettivo di migliorare le prestazioni offerte ai soci. I vari incontri svoltisi tra i componenti dei consigli hanno avuto con precise finalità quelle di individuare soluzioni ed attivare percorsi capaci di fornire ai soggetti appartenenti alla neonata "Cooperativa agricola di Fiumicello" servizi efficienti ed opportunità sempre più vantaggiose. "La difficoltà in cui si imbatte il comparto agricolo da alcuni anni a questa parte - è stato detto - non è certo un mistero, con mercati sempre più vasti ed improntati alla globalizzazione, con prezzi d'acquisto sempre più bassi in contrapposizione ai costi di produzione sempre più alti". Tra le finalità che la fusione si propone c'è anche quella di agire sul comparto cerealicolo, potendo effettuare acquisti e vendite collettive, vantando una posizione d'autorevolezza che proviene dalla consapevolezza di poter contare su circa 200 soci, con superfici coltivabili pari ad oltre 1.000 ettari, nonché procedere con maggior immediatezza ad eventuali interventi alle strutture ed ai mezzi di lavoro". Patrizia Artico


Dressi: errori grotteschi nei dati anagrafici. Pecol: risolveremo i problemi An: card sanitarie sbagliate, va sospeso l'invio
TRIESTE Stop alla distribuzione della nuova Carta regionale dei servizi, contiene errori che possono riguardare migliaia di cittadini del Friuli Venezia Giulia nati in territori un tempo italiani. A chiederlo, con un'interrogazione, è il consigliere regionale di Alleanza nazionale Sergio Dressi, che ha raccolto la segnalazione di una cittadina di Fiumicello. Nata a Fiume alla fine degli anni '40, la signora si è vista recapitare nei giorni scorsi la Carta dei servizi, distribuita dall'Agenzia delle entrate per conto della Regione, con l'indicazione "luogo di nascita: Montenegro (Yu)". Peccato che, secondo una legge nazionale del 1989, la n. 54, i cittadini nati in territori ex italiani hanno diritto di veder riportata sui propri documenti l'indicazione del solo comune di nascita, in lingua italiana e senza l'indicazione dello stato. La Carta dei servizi, che per il momento riunisce le funzioni di tessera sanitaria e codice fiscale in vista di molteplici utilizzi futuri, è in distribuzione proprio in questi giorni. "Ancora una volta - protesta Dressi - Riccardo Illy e l'Agenzia delle entrate cadono in un errore grottesco, che ferisce i sentimenti di tantissimi cittadini del Friuli Venezia Giulia nati in territori un tempo italiani. La legge che li tutela, consentendo loro di avere i documenti con l'indicazione del comune di nascita, senza altre specificazioni, non viene rispettata". Oltretutto, fa notare il consigliere, la città di Fiume non è mai appartenuta al Montenegro, oggi stato autonomo. La signora ha restituito la sua carta dei servizi, chiedendone un'altra con l'indicazione del comune di nascita, come previsto dalla legge 54. Ma l'errore segnalato, che rischia di urtare la sensibilità di tanti esuli, non è l'unico "difetto" della carta evidenziato da Dressi. A cominciare dal ritardo con cui viene erogata e che ha spinto, proprio i questi giorni, il collega di partito Luca Ciriani a chiederne conto alla Giunta regionale. Le tessere stanno arrivando "dopo un anno di annunci e autocelebrazioni del presidente Illy e dell'assessore Pecol Cominotto - attacca Dressi - e sono accompagnate da una lettera dello stesso governatore regionale, in cui sono elencate le tante funzioni che il documento avrà in un futuro prossimo". "Per il momento - conclude il consigliere di An - è soltanto l'unione della tessera sanitaria con il codice fiscale". "Non è necessario fermare la distribuzione - risponde l'assessore Gianni Pecol Cominotto - basterà verificare se ci sono altri errori come quello rilevato dalla signora di Fiumicello. Forse qualche dato non è stato riportato correttamente nell'aggiornamento dell'anagrafe sanitaria". Quanto alle critiche del consigliere Dressi sulle limitate funzioni attuali della Carta dei servizi, la risposta di Pecol è netta: "Abbiamo sempre detto che inizialmente le tessere avrebbero avuto solo le funzioni sanitarie e di codice fiscale - precisa l'assessore - ma ogni carta ha già il supporto informatico necessario per tutti gli altri servizi annunciati. Il prossimo passo sarà informare i cittadini sull'attivazione".


I TRIGEMINUS A FIUMICELLO
Il popolarissimo trio comico dei Trigeminus sarà di scena questa sera, alle 20.45, in sala consiliare. La Trimurti del cabaret in marilenghe proporrà il collaudato spettacolo Sganassâ. Sganassâ è da intendersi come "il ridere al di fuori dai guai". Quindi durante lo spettacolo "lasciate a casa i vostri guai e ridete, unicamente per il gusto di ridere e il desiderio di scaricare le tensioni". Sempre all'occhio nell'osservare la quotidianità, il terzetto di Manzano porterà in scena una serie elettrizzante di nuovi sketch dei quali, come sempre, non vogliono svelare nulla proprio per non far perdere il gusto della sorpresa. Personaggi più o meno strani si alterneranno sul palco; persone con problemi, difetti, pregi e fissazioni che possono riguardare ognuno di noi.


L'inaugurazione è prevista per l'11 novembre. Troveranno spazio le varie associazioni Centro polifunzionale nell'ex elementare
La storica scuola di elementare di Papariano, chiusa da più di 20 anni, sarà, a breve, restituita alla comunità sotto un'altra veste. L'11 novembre, infatti, sarà inaugurato il centro polifunzionale realizzato nello stabile dopo la ristrutturazione attuata dall'amministrazione comunale che, rispondendo alle esigenze più volte espresse dalla località, ha voluto recuperare lo stabile al cui costruzione di stampo austriaco, risale agli anni fra il 1913 e il 1917. "Uno degli orientamenti irrinunciabili di questa amministrazione è la valorizzazione delle zone periferiche - rimarca l'assessore all'istruzione Rossana Fasolo - e il recupero di questo edificio va esattamente in questa direzione. Sappiamo quanto la comunità di Papariano è legata a questa struttura che, per decenni ha svolto la funzione di scuola elementare e, negli anni Sessanta è diventata, invece, sede delle medie. Successivamente - ricorda l'assessore - è stata chiusa in attesa di una sua ristrutturazione che, finalmente è avvenuta". L'assessore annuncia che, nel "nuovo" edificio troveranno spazio diverse associazioni, come l'Auser, la Sogit e due club dell'Acat e nel magazzino che si trova nella stessa area, troverà invece ospitalità la Protezione civile. Viene peraltro ricordato che l'ex scuola è dotata di un'ampia sala polifunzionale dove sia il Comune sia le associazioni potranno svolgere diverse attività. C'è anche un piccolo particolare che ricorderà l' antica funzione, svolta per decenni da questa struttura. Come è stato chiesto dalla Soprintendenza, infatti, è stata ripristinata, sulla facciata principale la scritta "Scuola elementare", un piccolo ma significativo accorgimento che, come si ama dire oggi, rappresenta uno di quei segni della memoria che contribuiscono a ricordare alle comunità la propria storia. (p.a.)


"Pendolari" dei rifiuti: l'amministrazione aumenta i controlli In arrivo le telecamere
Dal due novembre torna l'orario invernale per l'utilizzo dell'area di stoccaggio per i rifiuti riciclabili e ingombranti in via Brancolo, a Papariano. Vi si potranno depositare i materiali previsti, ramaglie, rottami ferrosi, damigiane di vetro, accumulatori elettrici, oli alimentari esausti e, in genere ingombranti, solo al sabato mattina dalle 9 alle 12. Le operazioni saranno gestite sempre dai volontari dell'Auser che, anche in questo caso, si sono rivelati molto preziosi per garantire un adegguato funzionamento del servizio. "Si tratta di un'area di stoccaggio molto utilizzata dai cittadini di Fiumicello - rimarca il sindaco, Paolo Dean - e, per chi non ha la possibilità di recarsi fin qui personalmente a depositare i rifiuti stiamo organizzando una raccolta "ad hoc" nelle quattro frazioni, che si svolgerà, probabilmente, in dicembre. In merito, invece ai "pendolari" dei rifiuti, ovvero persone che arrivano da altri comuni dell'Isontino per scaricare le loro immondizie a Fiumicello, il sindaco comunica che gli stessi vertici del Consorzio della Bassa friulana si sono interessati al problema cercando di sensibilizzare l'ente gestore del servizio riguardante l'Isontino ma pare che non sia facile assumere provvedimenti concreti nei confronti di queste persone visto che è necessario coglierle sul fatto". A livello locale, quindi, si stanno studiando dei controlli che, sicuramente dovrebbero ottenere qualche risultato, come ad esempio l'installazione di telecamere e la vigilanza notturna da parte di alcuni volontari che poi segnaleranno eventuali movimenti "strani" alle forze dell'ordine. "È evidente che chi sarà sorpreso a scaricare rifiuti impropriamente sarà chiamato a pagare una multa salata così come prevede la legge - avverte il sindaco - e, quindi, vorrei far capire a queste persone che il "gioco", alla fine, non vale la candela". Patrizia Artico